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Nel culmine dellestate - inediti

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***

 

Non cresce l’erba e solo è il dente di leone

- un soffio è sufficiente per dissolverlo -

e in una sfera di piume s’apre a seminario.

 

Corre lungo la staccionata una blatta,

nel sole s’inerpica uno straccio di vento

e il solstizio verticalizza la luce di riflesso.

 

Le parole si frammentano in un diluvio,

finché spiove dall’alto e sbava la lumaca

al sortilegio del canto a venire nel frutto.

 

Nel corrimano sopra il ballatoio

si consuma la fretta dell’andirivieni

e il culmine di vita entra nella solitudine.

 

Il sapore è attonito nel sale dell’estate

e brucia come un pane nel fervore

la scommessa che il sogno è tutto vero.

 

 

***

 

Nessuno può sapere il margine del vento

che sopperisce nel basalto della scoscesa,

se il primo passaggio sventa il colpo

e schiude nel bregma l’idea che alleggerisce

il passo sopra l’incertezza del vulcano.

A dare fiamma all’attimo che svela

se ansia o fretta di arrivare sono piane

o trema il computo della salvezza.

E spiazza la radura dopo il tuono.

 

 

***

 

ammonimenti a spingerci nei cugni

delle ricuciture ne avremmo avuti

a iosa da chi stenta l’ago e il filo

 

ma la strettoia si fa muta se la parola

si tramuta in un lacerto di menzogne

meglio lo strappo del dire aperto

 

senza sotterfugi di rimpianti e pesi

solo un sostare nel silenzio di aria

e scivolare lieve nella larga via

 

 leopoldo attolico - 19/09/2015 12:08:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

Espressività e produzione di Senso , con in più capacità definitoria tutta particolare , certamente molto personale e subito distinguibile . La perizia tecnica si fonde con le tematiche che occupano l’avventura umana del vivere e del durare , del riconoscersi cosa minima e casuale ma importante nella solitudine del Mondo .
Con empatia
leopoldo -

 Stelvio - 26/07/2015 18:10:00 [ leggi altri commenti di Stelvio » ]

Una cura molto stringente alle ragioni musicali del testo ne fa uno dei più incisivi, ricchi di riflessione filosofica e spietato nel dae un referto ontologico della realtà, pensata arditamente oltre che vissuta. Un bellissimo pezzo in più tempi, molto singolare, personale, riuscito.

 Antonio Aiello - 23/07/2015 23:38:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Insomma soldoni di una nuova, felice e forte sintesi lirica e lessicale in cui sai armonizzare, con aria spesso divertita e divertente, minute sensazioni che destano meraviglia o attoniti stupori e asserzioni svolte con veritiera e genuina leggerezza!...

 Franca Alaimo - 22/07/2015 20:55:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

C’è unna rara, così tanto è lucida, capacità di accordare il canto alla materia narrata, insieme mentale e reale, quest’ultima colta nei suoi aspetti più concreti e non-amabili, come la blatta, per fare un esempio, che attraversa il verso in velocità e rimane ferma nella memoria di chi legge.
E c’è, poi, una fiera dirittura morale, una tenacia onesta, in quel preferire perfino lo strappo della verità alla parola menzognera. Ecco allora che forma e contenuto appaiono perfettamente complementari, così come deve essere nella poesia autentica, dove i pensieri devono "suonare". Una bella, alta poesia quella che ci offre Soldini. Grazie!

 Massi Gaudenzio - 22/07/2015 12:35:00 [ leggi altri commenti di Massi Gaudenzio » ]

Sublime

 Loredana Savelli - 22/07/2015 11:54:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Sono tutte altissime. Ho preferito la prima per sintonia climatica :))

Un sauto

 Maria Musik - 21/07/2015 23:38:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

L’esperienza di questa lettura è l’esperienza del bello: l’immagine, il lessico, il suono (ritmo? melodia?), il senso. Come mi piace dire e sento, si tratta di bellezza a tutto tondo. Quando sono di fronte ad una scultura, classica e perfetta, quando il marmo delle vene pulsa e lo sguardo di pietra guizza e il tallone e l’unghia dell’alluce sono ineccepibili provo la stessa emozione. Prezioso dono: grazie!

 Alessandra Ponticelli Conti - 21/07/2015 18:24:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

"Il sapore è attonito nel sale dell’estate/e brucia come un pane nel fervore/la scommessa che il sogno è tutto vero".
E’ nell’eccellenza di questi versi che si concretizza, a mio modesto parere,il messaggio universale trasmesso dal poeta in ciascuno dei tre componimenti. Seppure bruciante, l’estate, così come la vita, si rinnova nella scommessa perpetua di poter sognare ancora.
"Perché,"nessuno può sapere il margine del vento".
I miei più vivi complimenti all’autore!

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