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Nel cantico lentissimo, Re Magio

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..come si creasse ancora un mondo

nel rito non veduto di un credente,

la restituzione immaginata del parlare

a un bosco che non era il mio,

di quando ti cantavo che anche gli alberi

camminano e trasportano sostanze,

con l'aria invisibile dei morti

 

 

 

soffiando il vento dall'uno all'altro anello

con gli occhi d'oro nella luna della neve

mi sono venuti incontro degli alberi improvvisi

proseguendo in marcia e per colonna,

colonne d'aria di tutte le radici,

leggendo le mie vertebre e la pelle,

intrecciati e poi raccolti.  Appena visibili

sembravano provenire delle lettere

dove il bianco si apriva in mezzo ai rami

rendendomi visibile ogni luce

 

per l'estensione della voce

per fitte di dolore, l' ho trovato,

(nel pertugio delle lacrime)

nel sollevare il viso  a Montevenere,

il suo  celarsi risplendendo tra le eoliche

come dentro un sonno naturale,

nel silenzio  originario che indicava

un bosconuovo per lasciare i doni,

in una lingua sconosciuta e sacra

 

mi sono inginocchiata,  Yule,

piccolo santo e mitica bambina,

con le radici d'argento tra le mani

per metterti nei buchi le comete

con tutte le lucciole negli occhi

riunendo ogni bisbiglio con il canto

ti ho lasciato i bigliettini tra le pigne

immergendo le mie mani nel tuo cuore

per la  danza fino a Montemario

come fossi un piccione viaggiatore

 

ti sentirò volare  nell'orecchio

dai miei miglioriamici, al boscovecchio,

con il petto e con le dita,  nella pancia,

nel cantico lentissimo, Re Magio.

 quattrostraccisullapelle - 02/01/2015 15:28:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Con il tuo sguardo sempre nuovo
Scrivi la partitura delle voci
Per intonare con la piccola Yule
Il canto di preghiera dentro gli alberi
Prima di lasciare a piedi nudi il bosco
E tra i rami nudi i fogli di preghiera
Con la teoria dei nomi che accompagna
Il suono della casa.
Rimani con la testa sulle gambe
Il volto nascosto nell’azzurro delle dita
E sfiori con la luce sulla pelle
La distanza che annienta ogni vuoto
invertendo il cammino di una stella
ritorni sulla strada dei Re Magi.

Indegnamente tuo lettore, MiaInsuperabilePoetessa

 Alessandro Porri - 02/01/2015 09:06:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Porri » ]

Voglio solo dirti una cosa, mi hai portato là con te... mi hai fatto vedere le tue immagini...

 Guglielmo Peralta - 01/01/2015 23:52:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

A leggere questi versi, gli occhi sono i re magi che vengono alla grotta del sogno e ne ricevono luce candore visione. E il sogno è il Bambino che si manifesta nel canto!


Nel presepe del sogno le tue parole, Amina, siano pastori in visita tutto l’anno. Auguri.

 franco - 01/01/2015 21:47:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Io credo che i desideri, i doni e le promesse di Amina volino di bosco incantato in bosco incantato.

 Paolo Ottaviani - 01/01/2015 21:21:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

Buon Anno, Amina! "Nel rito non veduto di un credente..."

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