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Nonno Natale

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Nonno natale

Quanno ch‘ ero ragazzino, der Natale respiravi l’atmosfera
aspettavi n’anno intero pe scartà quei du miseri pacchetti
oggi a sti monelli je potresti regalà puro na mongolfiera
che te farebbero forse a grazia de fatte du mezzi sorisetti

A verità è che oggi co sto monno consumista
nisuno a Babbo Natale je spedisce più na lista
sti nipoti mia tutto l’anno so circonnati
de modernità e abbiti firmati

Sarà che ormai Natale è quasi tutto l’anno
ma intorno a me na cosa va sempre peggioranno
tutti li magazzini pe spignete a comprà
decidono che ar Natale a data devi cambià

Così te capita che all’inizio de novembre un ber matino
sulli scaffali già ce trovi panettone e cotechino
ma cavolo a Natale mancheno du mesi
ma solo a pensacce già all’amo semo presi

L’addobbi pelle strade poi quanno arriva er Santo
so già mezzi rotti stanno là chissà da quanto
me piacerebbe tornà a quann’ero ragazzetto
che er ventiquattro sera non volevo annà a letto

Volevo aspettà in piedi l’arrivo der Natale
scartà li regali mia insieme alle persone care
oggi fai la conta e te guardi tutto attorno
e quelli a cui tieni so in giro pe mezzo monno

Me dicono che esaggero che so’n vecchio rimbambito
ma seconno me so loro che poco c’hanno capito
non sanno più qual è er senso vero der Natale
se so persi na gran cosa e nessuno più jela po’ ridare

 Marco G. Maggi - 19/12/2014 14:42:00 [ leggi altri commenti di Marco G. Maggi » ]

Senza l’uso del vernacolo questa poesia varrebbe forse la metà, non per i concetti che racchiude, profondi e condivisibili nella loro semplicità, ma perché il vernacolo aggiunge spontaneetà ai tuoi versi, aumentandone il valore. Come manca al nostro cuore un po’ di aria pura di certi momenti del passato. Grazie

 Silvia De Angelis - 17/12/2014 16:53:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Ner tempo tutto se guasta, puro er Natale, che è una de le mejo feste!
Piacevolissima la lettura dei tuoi versi, Alessandro, buona serata,silvia

 Elsa Paradiso - 17/12/2014 07:42:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]


E questa tua filastrocca in vernacolo, malgrado ciò che mette in evidenza, profuma ancora di quell’antico Natale!
Piaciuta assai.
Ciao, Alessandro

 Alessandro Porri - 16/12/2014 17:28:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Porri » ]

Grazie Sara....forse saremo anche un poco rimbambiti noi però è veramente così, le belle tavolate di un tempo sono sempre più cosa rara...gran peccato veramente.
Ciao

 Sara Cristofori - 16/12/2014 17:21:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

e c’hai pure raggione... ;))) anche io mi ricordo di atmosfere ben diverse e più serene, di gioia di attesa e fremiti di vigilia, saremo rimbambiti noi o sono gli altri che si perdono qualcosa? mi piace il vernacolo romanesco :)

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