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al testo di Alessandro Porri
Nonno Natale
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Quanno ch‘ ero ragazzino, der Natale respiravi l’atmosfera aspettavi n’anno intero pe scartà quei du miseri pacchetti oggi a sti monelli je potresti regalà puro na mongolfiera che te farebbero forse a grazia de fatte du mezzi sorisetti
A verità è che oggi co sto monno consumista nisuno a Babbo Natale je spedisce più na lista sti nipoti mia tutto l’anno so circonnati de modernità e abbiti firmati
Sarà che ormai Natale è quasi tutto l’anno ma intorno a me na cosa va sempre peggioranno tutti li magazzini pe spignete a comprà decidono che ar Natale a data devi cambià
Così te capita che all’inizio de novembre un ber matino sulli scaffali già ce trovi panettone e cotechino ma cavolo a Natale mancheno du mesi ma solo a pensacce già all’amo semo presi
L’addobbi pelle strade poi quanno arriva er Santo so già mezzi rotti stanno là chissà da quanto me piacerebbe tornà a quann’ero ragazzetto che er ventiquattro sera non volevo annà a letto
Volevo aspettà in piedi l’arrivo der Natale scartà li regali mia insieme alle persone care oggi fai la conta e te guardi tutto attorno e quelli a cui tieni so in giro pe mezzo monno
Me dicono che esaggero che so’n vecchio rimbambito ma seconno me so loro che poco c’hanno capito non sanno più qual è er senso vero der Natale se so persi na gran cosa e nessuno più jela po’ ridare
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Marco G. Maggi
- 19/12/2014 14:42:00
[ leggi altri commenti di Marco G. Maggi » ]
Senza luso del vernacolo questa poesia varrebbe forse la metà, non per i concetti che racchiude, profondi e condivisibili nella loro semplicità, ma perché il vernacolo aggiunge spontaneetà ai tuoi versi, aumentandone il valore. Come manca al nostro cuore un po di aria pura di certi momenti del passato. Grazie
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Silvia De Angelis
- 17/12/2014 16:53:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
Ner tempo tutto se guasta, puro er Natale, che è una de le mejo feste! Piacevolissima la lettura dei tuoi versi, Alessandro, buona serata,silvia
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Elsa Paradiso
- 17/12/2014 07:42:00
[ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]
E questa tua filastrocca in vernacolo, malgrado ciò che mette in evidenza, profuma ancora di quell’antico Natale! Piaciuta assai. Ciao, Alessandro
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Alessandro Porri
- 16/12/2014 17:28:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Porri » ]
Grazie Sara....forse saremo anche un poco rimbambiti noi però è veramente così, le belle tavolate di un tempo sono sempre più cosa rara...gran peccato veramente. Ciao
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Sara Cristofori
- 16/12/2014 17:21:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
e chai pure raggione... ;))) anche io mi ricordo di atmosfere ben diverse e più serene, di gioia di attesa e fremiti di vigilia, saremo rimbambiti noi o sono gli altri che si perdono qualcosa? mi piace il vernacolo romanesco :)
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