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al testo di Alessandro Porri
Er colesterolo ( vernacolo romanesco)
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ER COLESTEROLO Sto davanti a sto piatto de insalata perché questa è la dieta a me assegnata Era er tempo de du esami de controllo che oggi è prassi da seguì er protocollo Er dottore s’era poi raccomannato “Mo so anni che nun vieni controllato” Jo dato retta e me so cacciato er sangue e da allora che lo stomaco me langue Le risposte quasi tutte erano bone tranne una che ancora sa rimpone “Caro mio non te poi da lamentare ma na cosa ce fa ‘n poco preoccupare!” “ C’hai er colesterolo a livello de campione qui ce tocca da cambià alimentazione” “Via li fritti, li grassi e ogni cosa ripassata da domani carne lessa e abbuffate de insalata” Già sto fatto che parlava ar prurale me scoteva il nervi da sta male Io ch’ adoro la cucina romanesca ma dovevo da scordà trippa, cacio e ventresca De carciofi fritti poi, nun se po' sentì l’odore quanno a tavola me setto vedo a faccia der dottore A mi moje quella, nun je pare cosa vera me controlla cor fucile, pare na carabignera Ma io ora ve domanno a voi tutti che leggete ma ve pare questa vita, io me sento pesce in rete So diventato triste, e questo certo è ‘n fatto quarcuno m’ha puro detto “ma che t’è morto er gatto?” Penso che na vita ce se deve regolà e ‘n nessun verso devi da esagerà Li antichi ce dicevano, e quelli ne san de più ricordateve belli che in mazzo stà a virtù Quindi da domani me dò na regolata me magno la verdura ma a fianco a na frittata!
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