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Il mio albero

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Ho incontrato un albero

 

Là, dove la città finisce e si ferma anche l'ultimo treno,

grovigli vegetali immobili come sculture aspettano cure

 

Incontro un albero, fiero, sembra nascere dall’asfalto

lo solleva, lo ingloba come cellula fagocitante.

 

Non sa neanche Lui cosa sia, forse un faggio, forse un salice,  

ma non piange, é orgoglioso come libero stallone sul bordo strada.

 

Come antica torre merlata che dominava valli feudali
Lui domina strade e palazzi privi di architettura, nuove bidonville

 

Non perde mai foglie, non conosce stagioni       

come amore di madre, protegge sempre chiunque lo abbracci

 

Dà refrigerio a disperati sognatori che attendono di viaggiare oltre,    

oltre quell'ultima fermata, stanchi e speranzosi di rivincite

Oggi, in una giornata vuota, sembra essere l'unico mio compagno,  

l'unico essere vivente capace di capire ciò di cui ho bisogno.

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