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al testo di Maria Teresa Schiavino
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Che strano. I giorni vorticano catturati in un turbine, con chiasso suburbano. La strade sono interrotte o, cambiate di rotta - scoppi di clackson, brusche frenate! - non sanno dove andare. L'autostrada del sole è ferma per lavori da troppo tempo in corso. I treni si avvicendano verso nessun luogo obbedendo alla sola legge del movimento (che tutti ci governa da quando, svariati milioni di secoli trascorsi, è esplosa la materia). Le sale di stazione non cambiano di odore. Ingenuo chi ha creduto che, scrivendo dei versi sul verso della mano che lavora alla ruota, non tradirebbe il tempo adolescenti istanze. La mano che ci compra è quella che ci vende La mano che ci compra è quella che ci vende al peggior offerente.
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Maria Teresa Savino
- 02/11/2014 12:58:00
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Certo...la vita che viviamo ha un suo ordine supremo che è individuabile (sembrerebbe un paradosso) proprio in una sorta di caos, riferito ai tanti bisogni indotti, cui la modernità ,quasi supinamente, si consegna. Dovremmo ribellarci con maggiore determinazione alla rapacità odiosa di quella mano, che ci rende incapaci di difendere e riscattare, anche contro il tempo,la nostra umanità più vera.Un sorriso.MT.
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Lorenzo Mullon
- 29/10/2014 19:47:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
è vero, la mano è la stessa! beata confusione che ce lo fa notare non cè differenza tra umano e divino tra dare e avere e nemmeno tra ritardo e puntualità ( siate comunque puntuali eh ) dipende da come la vediamo come la viviamo e non aggiungo altro
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