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al testo di Rocco Giuseppe Tassone
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VECCHIO PAESE
Vecchio paese, preludio delle Serre, che ti rattristi alla memoria di noi bambini degli anni sessanta. Rimembranze di scorribande tra le rughe e le vecchie popolane che ci sgridavano benedicendoci: “ domani lo dirò a tuo padre! “ Oggi le nonne non hanno nessuno da rimproverare e vivono,immerse nella quiete, solitarie, contando sempre più numerose le rughe sul proprio viso al pari delle crepe sulle case abbandonate. Le campane non suonano da tempo l’inno d’un natale ma un melanconico motivo funebre che ti lascia sempre più spoglio, sempre più intriso di ricordi mai di speranze! Ad uno ad uno si spengono i caminetti, si serrano gli usci, l’alba sorgerà su di un tramonto e nessuno godrà del sole e nessuno ascolterà il canto degli uccelli. Ombre coprono il selciato polveroso del mio vecchio paese in agonia!
ROCCO GIUSEPPE TASSONE |
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