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al testo di Antonio Aiello
Le mie Americhe
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Splendide nubi soffiarono coi sogni. Impaurita dall’amore dei violenti una tenera lei attendeva. Partita è la sua amica l’hanno vista cavalcare sull’orlo delle rupi. Un giorno dipingendo vidi viaggiare le mie Americhe i colori continuavano quel dio che è l’eredità sepolta, resuscitavano il lume di sommerse tenerezze. Focolai del medioevo, folletti di fiabe comuni, funamboli della beffa scorrevano o passavano balenando. Un fulgore sconosciuto lievitava i miei silenzi. Incontrarsi allora!
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Arcangelo Galante
- 27/12/2020 15:20:00
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Un viaggio del tutto particolare, in quelle Americhe che, con ogni probabilità, hanno catturato la fantasia dell’autore. Le nubi si mescolano ai poetici sogni, rimembrando folletti, funamboli e fasti medioevali. Nel frattempo, vana potrebbe non essere l’attesa di un incontro che, alla fine, ci sarà. Grazie per aver condiviso l’opera!
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Antonio Aiello
- 28/04/2014 18:18:00
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come dici tu: (testo) sospeso tra il sogno ed il viaggio in un mondo incantato... ma sembra che questi contenuti qui non interessino a nessuno. Ti raccomando di non perdere "Versi tolti al futuro" di Elio Pecora che ha dei passaggi "saggi", esistenziali e insieme lirici di grande eleganza ed intensità... Ho cambiato lattacco ed il verso sui focolai del medioevo, li ho resi più articolati e, credo, suggestivi...
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Francesco Innella
- 28/04/2014 16:31:00
[ leggi altri commenti di Francesco Innella » ]
Le mie Americhe la tua poesia migliore Antonio che legoo con piacere su questo sito. Le tue Amerchice sospese tra il sogno ed il viaggio in un mondo incantato.
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