LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Anna Dragone
Per non dimenticare

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

C'è il gelo

qui ad Auschwitz,

coperto da questi immondi,

laceri,stracci,

cammino nella fanghiglia,

di neve e di terra,

grigia poltiglia.

Ma il gelo, mio più grande

lo sento nelle viscere,

mi stringe, mi attanaglia,

mi ottenebra la mente...

Ho visto corpi nudi a carrettate,

uno sull'altro accatastati

nell'impietosa fossa,

eran già pelle e ossa.

Ho visto forzieri pieni

di ori insanguinati,

resto di vite spezzate,

di ogni dignità defraudate.

A Sobobor

ho visto strappare alle madri

i loro figli

per scannarli come conigli.

Ho visto bimbi pianger

e le mamme ancor piu forte

mentre note di Wagner

accompagnavan la loro sorte.

Ho visto uomini un tempo forti

solidi e robusti,

pianger più di una lacrima,

con gli occhi lustri.

A Trebljnka

ho visto vecchi e storpi cadere

enfiati da gas venefici,

per non rialzarsi più,

sotto il giogo del potere.

Ho respirato la cenere

dei miei cari,

che ammorbavan l'aria

fin dentro le mie nari.

Ho visto il ghigno

del mio carnefice,

per lui ero solo

uno sporco ebreo orefice.

Ho visto la follia,l'inferno,

tutto qui, tutto sulla terra,

più delirante ancora

della guerra.

Sono sopravvissuto

perche Dio così ha voluto,

ma sono morto dentro,

con i compagni miei

in quel campo maledetto,

come un povero reietto.

E'tanto il mio dolore

che in tutto il globo,

non scorgo più colore.

Ho visto la mia morte

e quella del popolo mio

così cruenta in faccia...

Possibile, che il mondo TACCIA?

Porta un fiore

sulla mia tomba

portane carrettate profumate,

alla mia GENTE,

perchè non si dimentichi

MAI di tutto questo NIENTE!

 

 

 

 Giacomo Colosio - 16/04/2014 19:43:00 [ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]

Bella poesia, prosastica come piace a me...molto coinvolgente, toccante. C’è forza di pensiero in questi versi ed il lettore si sente trascinato nella follia del momento; segno che la poesia ha colpito il cuore, ha prodotto il suo effetto. Brava...ciaociao

 Lorenzo Mullon - 05/04/2014 09:37:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

La follia di chi si sente superiore agli altri, chi è senza peccato

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

DA LEGGERE PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.