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al testo di Loredana Savelli
i cinque sensi ovvero la grande bellezza_roma
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tempo era che non mozzava il fiato la vista di te, generosa, in una posa distesa profumata d’eterno e di ora. ho udito della tua grande bellezza: posso toccarti?
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Fiammetta Lucattini
- 06/03/2014 11:55:00
[ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]
Se hai giocato con le mille facce di Roma, il gioco è stato delizioso. Piaciutissima. Un abbraccio.
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serenella menichetti
- 05/03/2014 11:43:00
[ leggi altri commenti di serenella menichetti » ]
Il poeta ha sviluppato tutti i suoi sensi per assorbire fino in fondo la grande bellezza. Spesso si ciba di radici. Bella poesia Grande film. Cari saluti.
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errebert
- 04/03/2014 23:53:00
[ leggi altri commenti di errebert » ]
sensuale, riuscita
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Alessandra Ponticelli Conti
- 04/03/2014 19:49:00
[ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]
Una grande emozione leggere questa poesia!
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Franca Alaimo
- 03/03/2014 22:40:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Hanno commentato in molti e poco cè da aggiungere: è evidente che la visione del film di Sorrentino ha posto ai contemporanei la domanda se siano più capaci di vedere la Bellezza, di goderla, di viverla. Noi poeti siamo dei privilegiati e mi sembra che molte scene del film siano passate attraverso occhi pieni di poesia. La tua poesia è breve ma carica di senso e di emozioni.
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Cristina Bizzarri
- 03/03/2014 20:20:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Una prima strofa semplicemente splendida, seguita da una seconda di una intenerita delicatezza: "posso toccarti ora?" Sì, abbiamo Roma, e Roma ci ha, noi italiani - che lo vogliamo o no siamo un popolo stupendo di storia, di rovine, di struggimenti. Io credo che siamo molto invidiati. (Lo dice Ida Magli. allora oso anchio). !!!
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Giacomo Colosio
- 03/03/2014 19:53:00
[ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]
Con questi due versi: generosamente distesa davanti a me in un unico gesto profumato d’eterno.... mi hai praticamente fatto vedere la bellezza di Roma....sì, si parla di bellezza in questi giorni...avevo pubblicato anchio tempo fa qualcosa sullargomento, ma al di fuori di questo contesto...non poesie, ma racconti in 5 righe: un esperimento. brava Loredana, molto piaciuta questa poesia. holahola.
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cristiana fischer
- 03/03/2014 18:25:00
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non tutto il mondo conosce l"eterno", la coesistenza del passato nella nostra vita, fortunati noi che lo sappiamo!
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Loredana Savelli
- 03/03/2014 17:59:00
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Grazie cari amici. A Guglielmo: i tuoi commenti impreziosiscono non solo i testi ma le persone. Merito del tuo sguardo.
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amina narimi
- 03/03/2014 17:19:00
[ leggi altri commenti di amina narimi » ]
è tutto in quello sguardo la mappa, la seconda vista del sesto senso...
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Guglielmo Peralta
- 03/03/2014 17:02:00
[ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]
Cara Loredana, nel mio commento ho dato per scontato che tu ti riferissi al film che ho visto. Tuttavia, la Bellezza, al là del film e di Roma, è sempre qualcosa di assoluto e di trasfigurato, come la Poesia, come Dio, come il Cristo risorto. E perciò intoccabile. Nello spirito della divina Bellezza ho perciò letto il tuo testo (sicuramente più riuscito del film).
Risaluti
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Loredana Savelli
- 03/03/2014 16:36:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Caro Guglielmo, la Grande Bellezza (perduta) è Roma, ed è il titolo del film di Sorrentino che ha appena vinto lOscar. Proprio ieri la ammiravo dalla terrazza del Pincio (vedi foto) prima di sapere del premio. Ci sarebbe un lungo discorso da fare, dal particolare al generale. Quello della Bellezza, e ciò che ne consegue, sembra essere il tema ricorrente nel sito da qualche giorno, ma i miei versi sono solo un gioco. Ci sono bellezze imprendibili, bellezze perdute, bellezze insultate: tutto questo può essere (è) Roma. E i cinque sensi, di fronte a tale capovolgimento, forse non sono neanche più adeguati. Ci vuole un sesto senso... Un caro e affezionato saluto a te.
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Guglielmo Peralta
- 03/03/2014 15:36:00
[ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]
Il tatto sembra, in effetti, essere il senso della certezza. Esso, infatti, consente di affondare le dita nel costato della verità. Così esso rivela a Tommaso il Cristo risorto, ma non si può infragere il sacro divieto del "noli me tangere" rivolto da Gesù alla Maddalena! Il Cristo risorto è la Verità intoccabile, non è più quel Gesù, che camminò vivo in mezzo agli uomini, e perciò "esposto" a tutti i sensi. La resurrezione è una questione di fede. Chi non crede ai propri occhi e ha bisogno di toccare, deve chiedere e ricevere il permesso. Così, in questa bellissima poesia, la Bellezza equivale alla trasfigurazione, alla resurrezione e perciò è necessario toccarla per accertarsi della sua presenza...Ma bisogna prima chiedere con delicatezza e rispetto!
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