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al testo di Alessandro Martino
sotto la voce pensiero
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Un ponte, questo vorrei essere.
Che lasci andare e
lasci tornare.
Un ponte,
come hai sempre voluto fosse
il senso del castigo
la libertà purissima.
Un ponte
che di schiena lavora
per amore di chi abbandona.
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Alessandro Martino
- 27/03/2014 14:14:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Martino » ]
... che poi diviene evidente, tutta la grande confusione che ho dentro, e trasmetto, deriva dal ficcantissimo pensiero che ho di me. il dialogo sincero con se stessi sta sul ramo più alto, non poterlo raggiungere è una delle realtà di comodo che spesso mi racconto. Si dice che il segreto della vita sia di viverla appieno, e con coraggio. di fatto è prorio la paura che induce a fare gli errori più imperdonabili. unesistenza dombra con piccoli luminosissimi punti di luce. la verità è corrosiva, e si fa strada. Insomma, qui esprimevo il desiderio di avere la pazienza della verità, che è come quella che ha il ponte che attraverso da sempre.
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Alessandro Martino
- 03/03/2014 21:54:00
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la religione centra, anche se io non sono un gran praticante. semplicemente vorrei riservarmi dal concetto di dover suonare a tutti i costi uno strumento; quindi non faccio pratica, o esercizio quotidiano per rendere onore alla mia personale idea di esso. Uno strumento, per me, può anche essere osservato, accarezzato, odorato, tenuto nel suo rimproverabile silenzio. potresti sempre arrivarlo col tatto per un po, poi riporlo ed osservarlo ancora ore, giorni, anni, e sognare, sognare intensamente di suonarlo, sognare che un faditico giorno finalmente accada. così questo è anche il senso che ho dei ponti, che sono dei perfetti strumenti anche loro, che esistono da sempre per la ragione che ha spinto la ragione alla necessità che essi esistano, e che molto spesso attraverso senza un idea di come usarli.
Mille Grazie.
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amina narimi
- 03/03/2014 17:03:00
[ leggi altri commenti di amina narimi » ]
è molto bella e sposo le parole di Cristina sul senso "religioso" di questa tua poesia; un ponte è davvero una mano aperta e tesa, una schiena che lavora nella sua immobile persuasione," per amore di chi abbandona"
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Cristina Bizzarri
- 02/03/2014 22:53:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
È scritta da una persona profondamente religiosa - collegata - questa poesia. Oddio mi viene ora in mente per associazione didee il famoso "sei connesso?"! Ma, a ben riflettere è proprio così. Qualcuno diceva "ripeness is all". Forse anche questo tipo di connessione di cui tu parli lo è. Chiamarlo orazione continua è scandaloso?
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Marco G. Maggi
- 02/03/2014 12:30:00
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Mi piace il senso di libertà espresso da questa poesia: originale la metafora del ponte, visto non solo come sinonimo di congiunzione ma anche come punto di passaggio
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erreppi
- 02/03/2014 11:12:00
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e anche sotto la voce poesia. bella proprio.
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Lorenzo Mullon
- 02/03/2014 10:41:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
Mi ricordo del ponte di Kafka, ma qui siamo sopra la voce pensiero
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cristiana fischer
- 02/03/2014 10:36:00
[ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]
ottima
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Giacomo Colosio
- 02/03/2014 09:21:00
[ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]
Bella poesia...piaciuta molto. Questa metafora del ponte è davvero azzeccata e lascia al lettore libertà di pensiero...sotto questo aspetto direi che rientra nel filone delle poesie minimaliste. Un saluto.
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Loredana Savelli
- 01/03/2014 23:00:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
bellissima!
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