Quando sei dentro un temporale e balbuziente nell'orto sacro danzi per guarire lo strazio che ti viene coi simboli che nascono da terra, dalla memoria, versando latte chiaro sull'erba medica, con la lingua nell'argilla trasformando il fango in cibo si riforma il seme, ogni volta che perdiamo la parola, e le cose crescono di gioia sul ramo isolato della pena
Nel preesistente cerco casa nella danza del sognato, come sai, la rugiada dentro gli occhi altrimenti non sarebbe. Non vedi come muta la luce inginocchiata sotto i nostri piedi
s’innalza, e poi ricade dove indugiamo soli-
per godere dello iato con le vocali nella gola trasportate da un sangue gigantesco- fino a non sentire più, nel suo torpore, chi cammina o prega.
Lì, dove fummo figli e soma della voce, c'è un suono che non abbracci: la femmina della tua lingua in una lingua propria
Nel punto di rottura della perfezione sta la parola Aiuto: l’arma del ricordo è muoversi, spostarsi alla fine di un respiro, in un luogo dove la notte passa sfilando al corpo la luce più segreta in noi l'imene si volta dentro un canto Intatto ci scambia nudi col pensiero diviene coppa come una montagna ricevendo nel cerchio quella spada che chiude la testa con i piedi nell'altra grande nudità che ci oltrepassa Tu ritornavi vergine con me nel rito di divorare insieme la carcassa del bue che ci nutriva, col nostro sangue, le nostre fibre sazie infine di sè persuase: adesso
ogni coppia è un angelo e cammina sugli stessi rami
in Altri cieli Ascoltiamo raccolti quel respiro vuoto con Vuoto nel gesto più giovane che abbiamo offriamo all'infinito questo amore.
![](http://aminanarimidotcom.files.wordpress.com/2014/02/ogni-coppia-c3a8-un-angelo.jpg)
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quattrostracci
- 28/02/2014 07:21:00
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Una poesia che non si finirebbe di commentare, per la ricchezza del contenuto, tessuto con immagini e simboli potenti; una poesia attraversata dalla bellezzza e dalla verità: bellezza che rimane catturata nel testo, verità pronunciata in mille sue parole, che oltrepassa il testo e apre lo sguardo del lettore sullorizzonte delle intuizioni e della riflessione Di Amina, per riflettere anchegli intorno ai temi. Oppure lasciarsi solamente bagnare dalle parole della poesia, immergrsi in quel luminoso silenzio, come già qualcuno similmente ha detto. "Ogni coppia è un angelo", formulazione di finezza estetica per una grande verità: lAmore lo testimoniano gli amanti (participio presente) con loro amarsi nella reciprocità e cosi diventano messaggeri dellAmore, riflettendone nei "corpi" (lingua e carne) la luce dentro la Bellezza. MiaInsuperabilePoetessa.
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amina narimi
- 27/02/2014 21:54:00
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Alessandro le tue parole sono vibrazioni daria, silenzio dopo silenzio..Grazie nellanima
Lorenzo caro la luce diventa ciò che tocca- lo sanno le tue radici in aria- e nel vuoto aperto unanima..e quei pazziveriveri..hanno mani grandi nellinterno indimostrabile sanno i nomi degli odori, loro hanno un visoverde e conoscono il matrimonio delle palpebre e il giorno che si unirono col buio..
AmataCristina, leggerti è diversamente pelle e congiunzione quando entro nelle tue poesie come in un commento, non so spiegare meglio il vapore che si forma intorno alla mia pelle se non lasciando che listinto lo traduca scrivendo che si desidererebbe fare un figlio, un orto, un bosco per donartelo ed esclamare cresciamolo insieme, cantiamo allindietro!
Caro Franco grazie e sia benedetto il taglio di luce in cielo che attraversa lo sguardo di quegli Uomini che inventano la Realtà
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Lorenzo Mullon
- 27/02/2014 12:52:00
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Ma caro Franco, non essere al contrario, ci piaci così, parlavo dei pazzi veri, mica di quelli veri veri. È certamente sano chi inventa la sua realtà, perché luniverso è democratico, ognuno se ne sta col proprio credo, proprio o indotto, appeso al mitico lampadario. Baci semantici, per chi non ha fede nel dolore il mondo è tutto da ridere
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franco
- 27/02/2014 12:31:00
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La poesia di Amina è splendida così comè.. inutile cercare di spiegarla o capirla. Va ascoltata, e a me può dire una cosa e a qualcun altro un altra. E, al contrario di Lorenzo, credo che i pazzi veri sono quelli che inventano la realtà, la riempiono di colori e di luci che salgono al cielo e poi ricadono come pioggia per risalirci di nuovo.. Hanno poteri magici che li avvicinano alla verità. Vedono campi di grano e girasoli e stelle roteanti
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Cristina Bizzarri
- 27/02/2014 10:40:00
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Amina il tuo interlocutore è dentro ognuno di noi e non può non ascoltarti, sebbene si incarni nello stesso tempo in unindividualità. (che non può che rispondere alla tua). È un testo che percorre la vita degli esseri, allindietro e in avanti ma soprattutto nel Qui. È mistica, religione, filosofia e antropologia. È primitiva e raffinata. È studio accompagnato dallistinto e dallintuizione. È razionalità e visionearietà - unite nella parola. Segno e simbolo, oggetto e soggetto. Vita vissuta, pensata, trasformata, anche, in un linguaggio così "germinativo" che mi fai pensare - sì mi permetto, forse da ingenua o sprovveduta ma convinta, di dirlo - a Dante.
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Lorenzo Mullon
- 27/02/2014 08:04:00
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Chi lha detto che la luce debba essere lineare ondulatoria, debba correre come una povera pazza... chi lha detto... i pazzi veri, che vanno spediti verso il nulla, in compagnia delle loro formule e dei loro obiettivi. La luce se ne infischia, risponde solo allo sguardo del poeta, si ferma, singinocchia, diventa fango o petalo di gioia
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Alessandro Martino
- 27/02/2014 00:29:00
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che bellezza, non mi viene niente di meno che esclamare questo, poi tornare muto a leggerla e rileggerla, lasciare che continui a raccontarmi in tutte le sue forme il mio nuovo silenzio, silenzio dopo silenzio.
Grazie.
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