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al testo di Giuseppina Rando
C’ Qualcuno
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C'è Qualcuno nel mio spazio
ombra invisibile si muove
nella nebbia dei giorni
voce che dura e lega al dolore.
Con me scende lento
le scale a passo felpato
sfumato nei colori della sera.
Lungo i pomeriggi immoti
oscilla nelle stanze il suo chiarore.
Ancora all'alba lo riconosco
nel parlottare puro dell'aria
ai margini del giorno
nelle siepi brune che fulminee
di fatue faville s'accendono.
E se oltre l'immacolato silenzio
del tempo l'essere mio si spande
in Lui si fonde
nel tripudio di luce
ove s'adunano le stelle.
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Giuseppina Rando
- 26/02/2014 15:39:00
[ leggi altri commenti di Giuseppina Rando » ]
Si pensa al mare perché con la sua maestosa bellezza, forza e potenza è lelemento dela natura che più sa di mistero e meglio da lidea della fusione non linfinito. Grazie e del commento.
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Giacomo Colosio
- 26/02/2014 13:30:00
[ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]
Molto bella...una poesia delicata, evocativa...anchio come Lorenzo non ho potuto fare a meno di pensare al mare...e non so perché. Alcuni versi mi hanno colpito molto. ciaociao...hola.
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Lorenzo Mullon
- 24/02/2014 12:29:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
È un Lui più grande solo fino alla fusione, poi ci si ritrova perdendosi, questa mattina me lha detto il mare
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