LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Glauco Ballantini
Furino

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Furino era un calciatore della Juventus, non era elegante come Bettega né geometrico, nei passaggi, come Capello. Non era leggendario come Zoff, né bello come Cabrini, e neanche arcigno come Gentile. Non era poi alto e biondo come Morini, non urlava come Tardelli, e non aveva l'eleganza di Scirea.  Poi, neanche segnava, come faceva invece Cuccureddu.

 

Si faceva un culo per tutti e mai la gioia di un gol, non era il suo mestiere.

Quando quasi tutti i suoi compagni erano convocati in nazionale, lui era quasi il solo che non lo era e rimaneva ad allenarsi da solo o con i ragazzini.

La vita da mediano! Certo a Oriali, come canta Ligabue, lo portò ad anche a essere un campione del mondo. Lui no!

Era il meno considerato in una squadra di campioni. E lui campione non lo era.

Era il più sporco alla fine delle partite, i pantaloncini subito macchiati di verde o di fango, i pochi capelli subito sconvolti dalla corsa incessante e la maglietta in disordine.

 

Una volta, però, accade l'imponderabile. Riuscì a segnare!

E allora le sue fatiche furono premiate in un modo "che era follia sperar". Ed anche lui ebbe la gioia di essere protagonista, e non un semplice portatore di acqua per la gloria altrui...

E si accorse, quel giorno, di non avere un modo di esultare, ognuno ha il suo; lui si trovò impreparato come non lo era in campo.

Non aveva messaggi da mandare sotto la maglietta, non usava al tempo, e poi il messaggio sarebbe stato troppo vecchio, avrebbe dovuto aspettare anni.

 

Capita di non essere preparati a esultare, così lui lo fece girando felice per il campo, agitando le mani in modo incerto, mettendosele davanti alla faccia, insomma un po' di tutto quello che aveva visto fare agli altri.

 

Era lui di solito ad abbracciare i compagni goleador, quella volta lo cercarono loro!

 Giacomo Colosio - 10/11/2014 20:18:00 [ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]

Caro Glauco, da tifoso Juventino ti ringrazio per questo racconto dedica molto bello...aggiungo che chi capisce il calcio, come me che da giovane l’ha pure praticato, stimava molto Furino, capitano per tanti anni, grande lottatore, serio, un aiuto sicuro per i compagni...mediani di spinta e di interdizione insieme, come era lui, è difficile trovarne...fisico mingherlino ma grande forza e caparbietà, valido nella corsa, cosa che gli permetteva recuperi impossibili...via, un grande, Furino. ciaociao.

 Silvia De Angelis - 10/11/2014 14:05:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

A volte l’imponderabile, ci trova impreparati a far fronte a quella inedita situazione!
Buona settimana, Glauco,silvia

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

DA LEGGERE PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.