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La prova scientifica.

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Nuovo successo dell’Associazione Giorgio Ambrosoli, al Palazzo di Giustizia di Nocera inferiore, con la presentazione del seminario su “La prova scientifica”. L’avvocato Pasquale D’Aiuto, segretario dell’associazione e mediatore della serata si è detto soddisfatto, considerando l’evento come “Il primo tassello del progetto dell'Associazione Giorgio Ambrosoli di approfondire il concetto di prova "non tradizionale". Perché un procedimento, civile o penale, che non si avvalga di protocolli e metodologie certe e standardizzate (oltre che di professionisti specializzati e costantemente aggiornati!), nel caso di qualsiasi strumento istruttorio che non sia orale o estremamente semplice, rischia seriamente di costituire solo un simulacro di Giustizia.”- Ha poi aggiunto: -“Grazie a relatori eccellenti, un COA accogliente e presente, un pubblico stoico (visto il clima, per fortuna non proprio torrido) ed entusiasta.”- Dopo i saluti: Dott. Vito Colucci, Presidente f.f. del Tribunale di Nocera Inferiore; Dott. Antonio Centore, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore; il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore; Dottoressa Filomena Ventre, Presidente A.G.I. Campania, il Dott. Luigi Levita, Magistrato, ha trattato: “Metodo scientifico e motivazione”- Il Magistrato è conosciuto anche per la grande qualità e quantità di libri pubblicati, tra cui: “Il giudizio in appello”, edito da “Nuova Giuridica”; “Femminicidio”, argomento impegnativo e cogente, coautori Luciano Garofano - Andrea Conz - Luigi Levita, pubblicato da Dike Giuridica Editrice; La legge anticorruzione by Andrea Conz - Luigi Levita, pubblicato da Dike Giuridica Editrice; La nuova legittima difesa, by Andrea Conz - Luigi Levita, pubblicato da Dike Giuridica Editrice e molti altri. L’Avv. Gianluca D’Aiuto del foro di Vallo della Lucania, Professore a contratto di Diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università telematica “Pegaso”, ha trattato l’ampio e complesso tema della “La prova scientifica”. Si può definire scientifica la prova che partendo da un fatto dimostrato, un fatto noto, utilizza una legge scientifica per accertare l’esistenza di un altro fatto da provare, e quindi un fatto ignoto, e rientra nella più vasta categoria della prova critica o indizio. Tale prova scientifica (prova tecnica), non può in ogni caso sottrarsi alle ordinarie regole del diritto penale e tanto meno alle garanzie che sono previste e determinate dal nostro codice di procedura penale. Il Dott. Eugenio D’Orio, Biologo Genetista forense, docente di genetica forense presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha relazionato sul tema: -“La prova genetica: profili scientifici e di diritto”- ha precisato: -“ Altro incontro molto importante nel quale i biologiforensi hanno avuto la possibilità di dialogare e confrontarsi con avvocati e magistrati sul corretto uso probatorio ed investigativo del DNA. In scienza e coscienza sempre.”- Soddisfatto anche il Dott. Giuseppe Santorelli, Perito grafico forense, Membro ordinario dell’Accademia Italiana Scienze Forensi, nonché dell’Associazione Grafologica italiana che ha relazionato sulla prova grafica e sulle direttive europee, precisando che negli ultimi anni queste stanno disciplinando la materia dell’esame forense delle manoscritture e dei documenti in ambito europeo, grazie al lavoro svolto dall’ENFSI e alle direttive del Consiglio dell’Unione Europea ed ha ringraziato i relatori, l'associazione "Giorgio Ambrosoli" e l’Associazione Grafologica Italiana per aver organizzato e patrocinato l’evento unitamente all’ordine nazionale dei Biologi. Al termine dei lavori foto di gruppo con Eugenio D'orio, Gianluca D'Aiuto, Luigi Levita, Filomena Ventre Presidente AGI Campania, Maria Cammarano Consigliere COA Nocera, Giuseppe Santorelli. Occorre ricordare che nel 2019, precisamente l’11 luglio, a Milano, Giorgio Ambrosoli venne ucciso, dal mafioso italoamericano William Aricò, un sicario americano ingaggiato da Michele Sindona (il banchiere siciliano su cui stava indagando per il crack della Banca privata italiana), che, nel farlo, gli chiese scusa. Questo vuole dire che al 2019 sono quarant’anni da quel terribile giorno, per cui appare ancora più importante di sempre, ricordarlo con manifestazioni in cui la giustizia faccia da protagonista. Bianca Fasano

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