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quinto rapporto annuale Italian Maritime Economy.

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Napoli, 5 giugno 2018. SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), ha presentato presso il Banco di Napoli, il quinto rapporto annuale “Italian Maritime Economy.” Si potrebbe concludere: “big is nice”, e “La Cina è vicina”. Napoli, 5 giugno 2018. SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), ha presentato presso il Banco di Napoli, il quinto rapporto annuale “Italian Maritime Economy:” La Cina è vicina. Non occorre ricordare il 14 luglio del 2017, laddove Cina e Italia hanno posto in atto un’esercitazione connessa anti-pirateria nel Mar Mediterraneo, avvalendosi della visita di quattro giorni delle navi cinesi al porto di Civitavecchia, per rendersene conto. L’Italia, a merito dei suoi porti (anche se non tutti al massimo delle possibilità), si trova nel mezzo del Mediterraneo, apparendo come ottimo terminale occidentale della “Via marittima della seta del XXI secolo l’Italia”. Marco Polo diciassettenne, partito nel 1271, assieme agli zii, per giungere nell’impero cinese e conoscere il “Gran Khan”, non avrebbe mai potuto immaginare che divenissimo noi una risorsa basilare per la realizzazione complessiva della Belt and Road Initiative e il successo dei collegamenti con l’Europa centrale, orientale e settentrionale. Tant’é, questa è una delle conclusioni che si può trarre dopo avere seguito l’interessantissimo convegno della SRM sul quinto rapporto annuale “Italian Maritime Economy”, presentato presso il Banco di Napoli il 5 giugno 2018. La “Belt & Road Initiative”attiverà, difatti, circa 1.400 miliardi di dollari in infrastrutture; SRM ha censito 4 miliardi di euro di investimenti cinesi in porti e terminal del Mediterraneo e apprendiamo inoltre che il Mediterraneo diverrà ancor più centrale, grazie agli investimenti della Cina nei porti e nelle infrastrutture logistiche, per cui occorre vedere la “Belt & Road Initiative” della Cina come una opportunità per i porti del Mezzogiorno. Altro dato essenziale che acquisiamo a merito della ricerca (grazie a innovative geo-rilevazioni del posizionamento delle navi), è che, dal 2012, la presenza di navi container nel Mediterraneo, di dimensione superiore ai 13,000 TEU risulta essere aumentata del 37% mentre quella del range 3.000-7.000 TEU è diminuita del 18,7%. Per cui possiamo affermare che “big is nice”: il fenomeno del gigantismo navale permane. Risale al 21 giugno 2017 l’arrivo, per la prima volta in Europa di quella che veniva considerata “la più grande nave portacontainer al mondo”. La “OOCL Hong Kong”, attraccò al porto di Felixtowe, in Inghilterra, provenendo proprio dalla Cina, per poi proseguire il viaggio passando attraverso il Canale di Suez. L’imbarcazione era lunga quasi quanto l’Empire State Building e, all’epoca, fece scalpore. Tuttavia i dati portati da SRM ci fanno comprendere che dovremmo abituarci a queste misure: Il raddoppio del canale di Suez registra crescite record: nel 2017 oltre 900 milioni di tonnellate transitate (+11% sul 2016) e 17.550 navi, mentre il numero di navi superiore a 3.000 TEU che transitano nel Mediterraneo (toccando almeno un porto italiano), è aumentata dell’8% dal 2012, quello delle navi oltre 13.000 TEU (acronimo di twenty-foot equivalent unit, la misura standard di volume nel trasporto dei container ISO, e corrisponde a circa 40 metri cubi totali), del 56%. Positivo l’intervento introduttivo del Presidente del Banco di Napoli il quale ha sostenuto che “Il Mediterraneo mantiene la sua centralità in ambito marittimo essendo un mare dove transitano alcune delle più importanti rotte mondiali.” Aggiungendo :-“Il Mare nostrum è sempre più dinamico e gli investimenti della Cina lo stanno dimostrando. I porti del Mezzogiorno rappresentano circa il 40-50% del traffico marittimo di merci italiano e quindi il sud è un’importante via di passaggio e gode di un posizionamento geografico favorevole.”- Tuttavia ha anche ricordato ai presenti come la fortunata posizione geografica da sola non basti, puntualizzando sulla forza dei “competitors” e la necessità di una “Maggiore consapevolezza del nostro ruolo e delle nostre potenzialità per non perdere le opportunità connesse a questo grande settore.”- Altro dato essenziale venuto fuori dal convegno e dalla successiva tavola rotonda è quella inerente l’acquisizione di “competenze e competitività” da parte delle nuove generazioni in campo imprenditoriale. In quest’ottica SRM pubblica il “Premio Rassegna Economica” in cui vengono inseriti i migliori lavori svolti da giovani ricercatori, con l’’obiettivo di incoraggiare proprio l’approfondimento degli studi riguardo alcune tematiche di ricerca su cui SRM pone l’accento, in favore dell’economia meridionale nel suo complesso, mettendo in tal modo in luce il lavoro di nuove forze intellettuali. Tanto è importante, ma occorre evidenziare che la scuola italiana (e nella fattispecie meridionale), non sempre (!), sembra in grado di fornire ai discenti una didattica capace di trasmettere saperi e conoscenze utili a tradursi in abilità e competenze. In effetti, dopo la riforma Gentile del 1923, (che a molti e per molti anni è apparsa adatta a svolgere il suo compito, preparando alla vita generazioni di studenti protagonisti della sociale, culturale, politica ed economica del Paese), la legge 107, sulla “Buona Scuola” non sembra avere risolto le problematiche e migliorata la qualità dell’insegnamento. Rispetto al Convegno ci si può ritenere soddisfatti degli argomenti trattati, forieri di successivi sviluppi, laddove l’indagine di” Studi e Ricerche per il Mezzogiorno” ha posto in luce approfondimenti su fenomeni di grande attualità inerenti lo sviluppo del trasporto marittimo, quali la “Belt & Road Initiative” della Cina (anche conosciuta come Via della Seta), i corridoi marittimi energetici e i modelli portuali con Singapore in evidenza. Le analisi sono state realizzate in collaborazione con la la “Kühne Logistics University” di Amburgo, il “SISI-Shanghai International Shipping Institute” e il “KMI-Korea Maritime Institute”, con cui SRM ha siglato una “alleanza” allo scopo di realizzare studi e ricerche congiunte: Apertura dei lavori: Maurizio Barracco - Presidente Banco di Napoli; Paolo Scudieri - Presidente SRM. Presentazione del Rapporto: Massimo Deandreis - Direttore Generale SRM e Alessandro Panaro - Responsabile “Maritime & Mediterranean Economy” SRM. Focus: “Il Mediterraneo visto dall’Asia”; Raffaele Langella - Ambasciatore d’Italia a Singapore; Meifeng Luo - Professore, The Hong Kong Polytechnic University. Tavola rotonda: “Il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo che cambia”. Ha introdotto Francesco Profumo - Presidente Compagnia di San Paolo. Ne hanno discusso: Emanuele Grimaldi - CEO Grimaldi Group; Francesco Guido - Direttore Generale Banco di Napoli; Mario Mattioli - Presidente Confitarma; Stefan Pan - Vicepresidente Confindustria; Pietro Spirito - Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Bianca Fasano Note: 1) Un colossale progetto di collegamento della Cina all’Europa e all’Africa Orientale 2) La riforma della Buona Scuola si è concretizzata attraverso i decreti attuativi della legge 107, approvati dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 7 aprile 2017, in vigore dal 31 maggio 2017.

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