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al testo proposto da Andrea Piccinelli
Sul tram
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Non serena la curva orientale degli occhi, non ilare il volto della donna ragazza che ondeggia sulle punte ballerine al finestrino di un tram, inclina all'indietro la testa come volesse appoggiarsi a qualcuno, cercare un tepore o un sostegno, e per caso sei lì, ne ricevi stupito i capelli, la sosta leggera del capo appena posato come durante un volo di passero su un ramo là dove semicaduto un nido, un vecchio nido spenzolasse già quasi travolto, dimentico di sé, irriconoscibile. "Rien que l'espace d'un instant", sorride, e sfilano tundre, deserti quartieri, freddi di città, solitudini che in un punto si sfiorano brevi - un sussulto un istante una spalla, questione di un attimo - e dopo le scuse di rito un sorriso poi il nulla.
(da "Corpo stellare", Marcos y Marcos)
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