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E io, aprendo il mondo

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E io, aprendo il mondo all'altrui dolore -

o mio - volgevo gli occhi dove l'orizzonte

mortificava un senso troppo stretto

di parole. Solcavo spazi frantumati

oltre sentieri chiusi tra dirupi

e gole. Narrano eco d'altre storie,

rotte sicure per ritrovare

il mare.

 

 Leonora Lusin - 20/05/2013 00:12:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Un poesia breve ma densa dedicata al senso così ostacolato dell’ascolto reciproco:mi è piaciuta molto.

 Loredana Savelli - 15/05/2013 06:47:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Molto bella, sembra quasi una dedica a una persona cui tieni molto.

 Luciana Riommi Baldaccini - 14/05/2013 20:10:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

molto bella, Cristina, questa immagine di gole troppo strette, di parole a volte insufficienti a dire o ad accogliere il dolore, proprio o altrui... molto bello anche il gioco delle rime interne.

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