LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Luigi Maffezzoli
|
||||||
L'uomo sulla metropolitana ha occhialini da presbite e la testa chinata su un ipad di prima generazione l'uomo è nero porta pantaloni di velluto chiari e una giacca blu dello stesso tessuto l'uomo ha fretta, attende la fermata lavora sul suo ipad ha un'infanzia africana e di guerra due fratelli morti di freddo su una nave bucata ora lavora in una multinazionale. Scende in fretta dalla metropolitana con la testa bassa l'ipad nella cartella l'uomo è di mezza età una mezza vita di guerra ha un anello al dito due figli che giocano col computer l'uomo ha passo veloce lo sguardo preoccupato l'uomo ha raccolto pomodori dormito in stazione è scappato da vigilantes e da assessori ha vinto quasi tutte le guerre i vicini di casa gli stringono la mano e gli danno del lei e la notte ora non gli fa più paura. L'uomo cammina in fretta come è grigio il cielo di Milano in primavera l'uomo è di mezza età la seconda metà ancora incerta cammina in fretta pensa al futuro e al passato lavora in una multinazionale ha raccolto pomodori sotto minacce di frusta pensa: domani? Una sciarpa a proteggerlo dal freddo entra nel cancello di un palazzo di vetro che riflette il grigio del cielo vede il passato nel suo futuro. |
|