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Autenticit = Amore

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L'amore è ciò che tra persone può essere condiviso, l'approvazione è ciò che una persona chiede/pretende/ruba/concorda da parte di un altro, due "dinamiche" differenti che possono svilupparsi nella relazione (tra persone, indipendentemente dal sesso e dal fatto che siano partner, parenti o amici) che mettono alla prova la coscienza personale nel suo sviluppo.
Siccome forte è il richiamo, ma sotterraneo, all'autenticità dei sentimenti, tutte le situazioni che fioriscono in contesti che invertono la rotta verso questa meta sabotano una parte di sé per poi chiederci di comprendere cosa ci impediva di riconoscerla a pieno; ad ogni insuccesso di riconoscere ciò che corrisponde ad Amore corrisponde una lezione, un'opportunità di crescita personale in cui unicamente il soggetto sa indagare il suo vuoto erroneamente sanato con "altro" che prendeva quel nome.

 

(Rielaborazione nel commento)

 Silvia Scorrano - 22/06/2016 22:44:00 [ leggi altri commenti di Silvia Scorrano » ]

Salve commentatori! Lieta di avervi fatto pensare.
In effetti questo pensiero è stato scritto in maniera aggrovigliata.
Ne propongo una analisi, o parafrasi forse differente:

L’autenticità del sentimento e della corrispondenza di questo è un richiamo interiore per la crescita nonché un presupposto immancabile per trovare Amore in una relazione.
Le relazioni in cui le (2) parti invece, mancando di autenticità, inconsciamente pattuiscono qualcosa in cambio l’una dall’altra (si giocano dei ruoli in cui una parte di sé è trascurata) sono contesti relazionali in cui viene meno l’Amore e viene trascurato con questo il richiamo all’Autenticità personale (che io propongo come forza propulsiva); in tali circostanze le due parti pur di mantenere il "gioco" sabotano una parte di Sé, poiché la realizzazione del Sé avviene nel riconoscimento/raggiungimento di cosa sia autentico, spontaneo e sempre maggiore espressione della ns natura differentemente da quanto accade in date relazioni in cui si porta in scena "una parte". Queste circostanze "corrotte" SE ci portano a trovarci di fronte alla disillusione, allo rottura del "patto" che sosteneva le dinamiche della relazione fuori da un contesto di autenticità, possono, a fronte di un risveglio della coscienza (fate pure risveglio spirituale), essere occasioni di riflessione su di sé (o introspettiva) che ci permette di scovare il cavillo che ci impediva di andare incontro ad Amore (spesso si tratta di blocchi emotivi, problemi sepolti che innescavano dinamiche di codipendenza).
Per cui, essendo la vita costernata di esperienze portatrici di lezioni per farci evolvere, talvolta possiamo chiamare Amore ciò che non è, ciò che piuttosto riempe un vuoto. Ravvedo in una sana relazione d’Amore due parti interagenti nella massima Autenticità, cooperanti per sempre maggiore Amore e Autenticità reciproca.
Ho reso l’idea in maniera più efficace? Sono riflessioni psicologiche/spirituali, di difficile sintesi e resa. Ora ho elaborato il pensiero in maniera più analitica.

Buon Amore/Autenticità a tutti! :D

 Giuseppe Terracciano - 22/06/2016 18:10:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Chiedo scusa!
Più che non conduce a nulla forse è più appropriato non determina nulla. Sono mortificato per l’irruenza del primo commento.
Un cordiale saluto

 Giuseppe Terracciano - 22/06/2016 17:00:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Complessa. Si legge bene fino a un certo punto. Non conduce a nulla

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