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Scrivi un commento al testo di Marino Santalucia
Trittico

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Se questa tregua contro il tempo
servisse a tener nascosto il bivacco dei versi
che fanno da spola, tra i gradini dell’anima e il cuore.
Non sentirei il fremito
che m’avvisa del buio prossimo.



Per quale ragione improvvisa
dovrei bastarmi,
smettere di colpo e non veder nessuna crepa
in questi colori saliti agli occhi, presenti
nella penombra delle prime file.



Giro in tondo dentro me
come un cane cerca la sua posa,
niente mi sottrae a questo moto
ove nulla finisce.
Una solitudine immensa esiste
e sembra torpore,
la pioggia una finzione,
l’anima disfatta nell’aria
è orto incolto.

 Loredana Savelli - 15/10/2012 19:05:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Veramente bello questo trittico. Scrittura matura e raffinata, tutti i miei complimenti. Un caro saluto.

 Franca Alaimo - 15/10/2012 12:08:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una bella poesia sul tema dell’inquietudine. Sia la realtà, piena di crepe, che l’anima in frantumi determinano un’instabilità espressa magnificamente dalla "figura" del cane che gira a tondo più volte cercando una posa. La poesia che fa la spola fra cuore ed anima suggericce anche che l’autore l’avverte come un dialogo continuo fra la sfera affettiva e quella interiore, nelle quali certamente risiede lo smacco esistenziale.

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