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al testo di Caterina Niutta
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Non c’era modo di sognare, in quel tempo e anche a voler trovare uno spazio, un angolino, una piega tra il lenzuolo sgualcito, e il guanciale intriso di lacrime un non so ché… dove nascondere quel sogno. No, non si poteva. Perché non c’era.
Declinava al passato quel tempo, sperando che passasse in fretta, e velocemente, lasciasse spazio ad altri tempi, quelli in cui a tutti è concesso sognare. Avvolta nella nebbia, cercava segni che le indicassero la via e il luogo dove adagiare quel sogno, mai nato, aborto di un tempo che non amava, troppo estenuante e avido dei suoi sentimenti.
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