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al testo di Caterina Nicoletta Accettura
mangiavi ciliege
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Mangiavi ciliege So che non sei un angelo. Mi tieni per mano guardo il tuo volto, lo riconosco, splende come quando allegro mangiavi le ciliegie sotto l’albero e sputavi i noccioli ridendo Le tue mani non stringono un libro di preghiere, ma un libro di poesie e col dito mi indichi un verso poi lo richiudi e mi indichi una strada Io ti chiedo di venire con me e tu acconsenti ma prima di andare ti soffi il naso, ti aggiusti la cravatta bevi una tazza di caffe’ fumi la tua solita sigaretta di nascosto, me complice impertinente. Lo dico a tutti chi sei. Lo capiranno da se’, vedendo posare sul mio capo una carezza e la mano stretta forte alla mia nel viale, correndo Spande il canestro i suoi frutti per terra nessuno li raccoglie_. Ordinaria presenza delle cose. Sopravvivono agli uomini. Indifferenti _________Nicole
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