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al testo di Luigi Maffezzoli
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La bimba ha gli zoccoletti in mano
per non consumarli e nell'altra un quaderno con la copertina nera. E da Beole alla scuola il sentierino è lungo e pieno di sorprese e la bimba coglie more e bacche nere che ci si può fare l'inchiostro. E guarda il lago da quassù è proprio bello e nessuna ce la porterà. E quando scende la sera al ritorno il sentiero è più faticoso gli zoccoli ancora in mano e fiori di campo per mamma che gli piacciono tanto bella nel suo ritratto coi bordi neri e i contorni sfumati e papà sarà tornato dai campi e si verserà ancora vino. Poi scende l'inverno e la sua vita è già cambiata. La bimba è brava in matematica fa tutti i conti a memoria nonna l'attende ormai vede soltanto ombre eppure la sente arrivare che è ancora lontana. E papà non si verserà più vino e Gianni sarà un bimbo bracciante e la sorellina non tornerà dai campi che la morte può prenderti piccola mentre spigoli il grano. La bimba si affaccia racconta alla nonna la sera che scende sul lago e col dito indica in alto - Ecco Beole! - E un giorno sarà mamma anche lei e tornerà là e tutto sarà come prima animali e polenta sempre sul fuoco un'aringa per pranzo e le primizie in un cesto per il signor Conte. E i bambini attenderanno Santa Lucia che porterà in dono aranci e mandarini e il torrone di Natale. La bimba smette di sognare passa un giorno ed è già adulta piccola cameriera in una Milano che brucia di bombe e il lago una favola da raccontare a nuove sorelle e lei è la più bella di tutte raccoglie erba matta e qualche fiordaliso per il piccolo ritratto bordo nero che ha sul comodino. E i giorni che passano in un attimo sono ricordi la bimba è già grande ed è già mamma aringa e more memoria di sapori. Ora il tempo ha smesso di correre la bimba è tornata senza zoccoletti e senza quaderni cerca la casa nascosta in mezzo all'erba alta e il sentiero è stato abbandonato tra le spine ma lei lo percorre fino in fondo e la casa non c'è dubbio è quella vuota e diroccata non sembra più la stessa ma non c'è un posto migliore da cui guardare il lago. La bimba ora ha un'altra casa coi figli che han preso il posto dei ricordi si volta ancora un attimo verso la collina e tradisce nostalgia. Poi torna alla macchina e ad un'altra vita accarezza i piccoli e racconta la sua storia. |
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