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(stendi il velo)
continuavo a evocarmi,
(pietoso)
per poi darmi addosso,
(silenziosamente come se non volessi)
con più rabbia,
(partecipare, neanche col disprezzo)
ogni volta con più rabbia
(a questa rovina, a questa dissolvenza di noi stessi)
come se fossi la causa
(la bambina urlava e correva e alle sue spalle)
di tutto il mio male, ogni giorno per me
(finiva il mondo)
finiva il mondo.

 Stefano Saccinto - 10/06/2012 20:28:00 [ leggi altri commenti di Stefano Saccinto » ]

Sperimento la trasposizione di piccole follie su carta. Grazie Cristina, Grazie Loredana. Adesso mi aspetta John De Leo.

 Loredana Savelli - 10/06/2012 18:59:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Poeta-sperimentatore.

 cristina - 10/06/2012 18:50:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

Scusa, aggiungo: due diverse letture unite in una sola, come due stringhe che corrono parallele.

 cristina - 10/06/2012 18:48:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

Affascinante questo testo a due voci (tu a te stesso? un monologo sdoppiato?). Come un eco nello sfondo. Felicissimo quel doppione finale, a sfumare. L’ho trovata molto bella. Ciao.

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