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La pedofilia per me 5 Maggio Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia
Di Alessandro Porri I rapporti tra le persone, le dinamiche familiari, i focolai domestici, le menti umane, sono avvolte come da una bolla semitrasparente che ci permette solamente in parte di vedere al di là delle apparenze. Una volta scoperchiate alcune realtà, ne rimaniamo ancora stupiti, non riusciamo ad accettarle, il nostro intimo si rifiuta, ecco perché troppo spesso ci scopriamo ad eclissarle sotto il livello dell’acqua che cela l’enorme iceberg delle cose a noi scomode, quelle cose con cui non ci fa piacere confrontarci. La pedofilia è una di queste realtà che ci sconquassa l’animo, ci umilia dentro, ci fa mettere a fuoco il viaggio di un uomo troppe volte diretto verso un baratro senza ritorno. Il mio punto di vista su tale fenomeno è più allargato e si inserisce in una visione più globale che io chiamerei di fanciullezza violata. Troppi bambini, fanciulli, adolescenti oggi son vittime di qualcuno che ne uccide l’allegria e la spensieratezza che dovrebbe essere propria di questa età. Per me pedofilia è un bambino costretto a vedere girare per casa i clienti di una madre che si prostituisce, per me pedofilia è un bambino costretto ad accompagnare il padre a comprare una dose, per me pedofilia è un ragazzo preso in giro o vessato per la sua timidezza o il suo aspetto fisico, per me pedofilia è vedere il corpo di quella bambina colorata di appena cinque anni annegata in mare per seguire la voglia di rivalsa dei propri genitori, per me pedofilia è vedere un bambino con un fucile in mano costretto a combattere una guerra che han deciso i grandi, per me pedofilia è qualsiasi atto che provoca in un fanciullo, ogni tipo di violenza, sessuale, fisica, psicologica e sociale. |
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