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al testo di Caterina Niutta
Alienazione
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Legami le mani con corde sottili, e bendami gli occhi ch’io non tocchi e non veda, non senta quel che avviene. Rinchiudimi l’anima in un cassetto o gettala via nel mare delle illusioni ch’io possa trovar pace, smettere di ragionare. Non mi cercare, non mi tormentare per un istante rinnego la tua maternità. Ho gli occhi chiusi, spento il tuo lume, oggi ho bisogno di sognare.
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Caterina Niutta
- 01/03/2012 13:40:00
[ leggi altri commenti di Caterina Niutta » ]
Grazie per il commento. Si, hai colto bene, e potrebbero essere le tre cose messe insieme, ad alienare! Oppure sono io che mi estraneo da esse? In ogni modo, non riconosco la maternità della ragione, che prevale sempre in me in ogni decisione....il sogno come ultimo rimedio, ultimo porto... ultima speranza!
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Loredana Savelli
- 01/03/2012 07:14:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
"La tua maternità": mi chiedo a quale figliolanza stai alludendo, mi piace che rimanga nel vago (la natura, una madre in carne e ossa, il Mistero di Dio?). Ciò che aliena, tu affermi, è che sognare è in contrapposizione alla presenza di questa "madre". Se ho colto bene. Un saluto
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