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al testo di Maria Pina Ciancio
Cristallo e pietra di Pierino Gallo
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Solo dieci poesie Brevi e intensi questi dieci componimenti che fanno parte della plaquette poetica di Pierino Gallo “Cristallo e pietra”. Una raccolta piccola e preziosa, che si colloca per continuità e onestà in un ricco percorso di vita e di ricerca poetico-letteraria dell’autore calabrese di Trebisacce. Si tratta di componimenti intimi, ricchi di sentimento e caratterizzati da una naturale musicalità del verso in cui le parole sembrano essere sempre quelle giuste. La breve estensione che li caratterizza è qui una risposta all’urgenza dell’autore di rivelare uno stato d’animo, un’urgenza del dire. Ma nulla c’è di estemporaneo, tutto nasce in un sostrato di consapevolezza, di già saputo o già temuto. E così nei suoi versi troviamo sentimento e contemplazione, ma anche pensiero e riflessione, che si esprime nella consapevole percezione della caducità della vita “È stata lunga la stagione di quell’anno, /ora che sempre, anche se sempre è niente, / saremo foglie dell’autunno” (p. 10). C’è amore, passione, ma anche sofferenza, dolore, assenza. Fragilità ed eternità. Cristallo e pietra. Maria Pina Ciancio Due poesie tratte dalla plaquette poetica "Cristallo e pietra": A volte quando divento folle mi piace pensare, che posso scrivere mondi e case e giardini e gatti, che posso prendere l’acqua dal fiume e pulirti le braccia. Non c’è noia quando divento folle, scrivo barcollo riverso dai calici insulse bestemmie. Nella tua ora discinta avviene il patto col tempo. E sono vecchio a pensare che esisti. * Mi chiedono frasi come fossi un barbone o un garzone di Londra. Mi domandano gioie, amor mio, mentre stringi parole di pietra e cristallo. Anch’io t’amo, te lo dissero in molti, ma non posso gridarlo, non posso mischiare l’universo per gioco. Fiducioso, in silenzio, lenirò le tue pene. Pierino Gallo, Cristallo e pietra, Associazione Culturale LucaniArt 2012
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