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al testo di Valentina Corbani
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Io sono gli altri: quelli che non conosci e che salvi. Sono quelli che non hai mai visto e che ti vogliono bene. Sono quelli a cui hai mostrato un giardino fiorito: si semina insieme ma i fiori crescono da soli. Non serve stare lì ad aspettare. Io sono quegli altri per cui tu hai scritto, se mai hai scritto per qualcuno. Sono quelli che si girano e rigirano nel letto per trenta pagine; sono quelli da cui l’amore fugge. Si ama soli perché non si viene amati in cambio. Non serve stare lì ad aspettare. Io sono quelli: quegli altri che starebbero male se non ci fossi stato e non avessi scritto. |
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