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Commenti al testo di Sescrivo
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Caro Sescrivo, ma certamente, c’è stato un fraintendimento, non ho adoperato tu (ma neanche Lei) poichè nel commento non mi sono mai rivolto a te direttamente. Nel caro saluto, poi, era implicito un certo tono confidenziale, diciamo così. L’ora di sonno rubata? Mi hai donato ben altro. Complimenti ancora, una buona giornata e a rileggerti. |
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Livia, non assolvermi troppo presto. Ho pensieri turpi e sogno peggio (tu e Teresa, abbioccate dallo Sciacchetrà...). Un grazie e un abbraccio. |
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Caro Jean Jacques, grazie per l’attenzione. Ti assicuro che non volevo toglierti un’ora di sonno. Mi fa piacere il tuo commento e il garbo del non darmi del tu (sono troppo vecchio?) mi colpisce. Scusa se lo uso io il tu, che spero vorrai ricambiare. Grazie ancora, davvero, Jean Jacques. |
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Desideravo unirmi al commento di Livia. L’ho letta ieri prima di andare a dormire e mi è paiciuta così tanto che ho trascorso l’ora successiva a leggere tutte la altre 24. Tutte densissime, per rubare il termine di Livia. Mi ha colpito moltissimo l’uso di metafore e rappresentazioni non comuni, cioè non ricorrendo ai soliti e abusati elementi naturali e introspettivi. Le più belle, a mio avviso, sono quelle dove è contemplato lo spazio tra i versi. Insuperabili, secondo me, quest’ultima, Le taglie e Mi sfugge sempre qualcosa. La chiusa del timoniere è eccezionale. Solo mie modeste e umili opinioni, ovviamente. Un caro aluto e buona giornata. |
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Una scrittura densa, ermetica a tratti e molto bella. |
