Ivan Pozzoni
- 12/06/2024 05:10:00
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Webete lho inventato io, come termine. Daltronde se sei un arista, se non inv3nti un nuovo linguaggio, che artista sei. Sei un dilettante come Francesco Di Girolamo. Webete è stato riutilizzato dai miei colleghi del dipartimento di sociologia del diritto nelle loro ricerca sulla Generazione selfie (ventenni e trentenni).
Io li ho subiti, li ho sterminati tutti.
Chi cazzo è Pozzoni?
Questa te la devo sottolineare: La verità è che navigare è diventato un dramma, senza aver attaccato all’USB del tuo Pc i fili dell’elettroencefalogramma: chi non ha intuito che il www sia diventato un outlet, sia condannato a osservar la rete come Boris Beckett.
Più di così, non cè riuscito nessuno.
Amen
LIVIA. Livia chi? Fatti riconoscere, ci sono i messaggi. Così, da storica, mi documento su uno dei tuoi centocinquanta libri.
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Livia
- 11/06/2024 12:55:00
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Mi sa che hai ragione su questo bistrattato web (Webete non lavevo mai sentito!). Usandolo bene, il web, è una marea di belle e preziose cose, usandolo da webete si capisce che le congregazioni rappresentano una vera lobby. Esistono cordate di gente pronte a sputarti addosso, linvidia, lo spirito di branco, la maldicenza non è diversa dal reale, direi un po più spinta perchè coperta dal velo dello schermo. Ciao Pozzoni, indignarsi è ancora una bella forma di partecipazione :-)
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