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Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Caterina Davinio

Sei nella sezione Commenti
 

 Franca Alaimo - 05/09/2012 16:53:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Scrive il filosofo genovese Raffaele Perrotta: "Accadiamo e cadiamo nelle parole" ed infatti tutto è linguaggio. Caterina Davinio fa bene a con-fondere vita e letteratura; ed è pure vero che la vita banalmente vissuta, la vita dentro i limiti, non ha nulla da dire agli altri- Inoltre mi piacciono dell’intervistata la schiettezza, la
precisione delle risposte, la curiosità verso tutti gli esseri viventi, compresi gli animali nei cui occhi - è vero- possiamo vedere molto di più di quanto s’immagini, specialmente una sorta d’interrogazione denudante. Ha fatto un bel viaggio la Davinio innanzitutto all’interno di sè per conoscersi così bene e desiderare la conoscenza dell’altro!
Leggo che ha molte cose in cantiere ed allora tanti auguri!

 Loredana Savelli - 04/09/2012 21:11:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Ho trovato l’intervista schietta e puntuale, in particolare ho condiviso questo passaggio circa la concezione estetica dell’autrice Caterina Davinio:

"Scrivere è il momento in cui la letteratura, la cultura e tutto ciò che sappiamo si fondono con la dimensione fisica, biologica, per consentire e concretizzare questa estroflessione, emissione di vita sotto forma di linguaggi, che chiamiamo arte, poesia. Questa è l’unica poesia viva, che a me interessa, che non mi lascia indifferente."

Credo che ogni poeta si trovi costretto a ubbidire non soltanto a istanze culturali, poggiate sulla propria formazione o esperienza, ma su una struttura biologico-fisica che fa pressione affinché la particolare forma di linguaggio che è la poesia si estinsechi, e l’equilibrio psico-fisico del poeta stesso sia salvaguardato, almeno fino alla successiva poesia.
Qualcosa di molto umano, in fondo, e delicato.
Raccontando il suo percorso, la poestessa Davinio ha dato spessore allo "status" di poeta, ciò che il poeta stesso, in primis, deve accogliere.

Molte grazie anche all’intervistore, particolarmente penetrante, e ovviamente alla Redazione.