Arcangelo Galante
- 12/04/2020 17:04:00
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@ Gil Come sempre, mostri profondità e segno tangibile di esperienza, nel toccare le angolazioni dei testi pubblicati, e per tale ragione, spesso, ti distingui. Il mondo si cambia partendo da se stessi nonostante, talvolta, manchi la volontà di farlo. E apprezzando le tue veritiere considerazioni, degne di sottolineatura, credo possa salvare il mondo una “bellezza”, tanto cercata dalle sensibili e buone anime, che, nei tempi dell’oscurantismo terreno d’oggi, pare essere evaporata. Un amichevole saluto, pieno di letteraria gratitudine. Buon lavoro poetico, gentilissimo!
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Gil
- 12/04/2020 14:43:00
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Con un ritmo incalzante, che plasticamente esprime lansia umana di salvezza, il poeta ci pone due tematizzazioni problematiche apparentemente in contrasto, ma credo invece sapienziali: la bellezza, il virgolettato non è estraneo ad un interrogarsi di tipo filosofico, è sempre fugace ovvero non è mai posseduta dalluomo, ma ricevuta come grazia; e, forse ancora più importante, quale bellezza possiamo definire qualitativamente belle<za? Come sempre Arcangelo Galante, mi pare di poter dire, non si pone di fronte ad un definitivo risolto per sempre, ma si spinge con lo spirito proprio del poeta, mosso dallinquietudine della ricerca, sia esistenziale sia appunto della bellezza, interpretata in chiave salvifica, con valore personale e collettivo. Colgo loccasione per ringraziarti, Arcangelo, dei tuoi passaggi e i tuoi commenti ai miei testi.
Buona Pasqua!
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