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Commenti al testo di Loredana Savelli
Pesce volante

Sei nella sezione Commenti
 

 Sabina Spielrein - 26/04/2018 19:11:00 [ leggi altri commenti di Sabina Spielrein » ]

essere o non essere è il tarlo che arrovella l’intera umanità, ma in questi versi le condizioni di fondo non sono aspetti luce e aspetti ombra, come atmosfera che impregna il destino umano e individuale; è in evidenza un’organizzazione psico-organica in regressione, dai toni foschi, dove il significato interno è reso in maniera troppo superficiale. ci si distoglie sdegnosamente da un mondo interiore senza la capacità di sostenere l’idea che il ritmo dell’esistenza non può essere orchestrato senza un Sè coesivo.

 Ivan Pozzoni - 13/04/2018 18:55:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Grazie a te! Se riesci, dai un’occhiata alla mia robaccia... :-p

 Loredana Savelli - 13/04/2018 18:52:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie Laura, Sara e Ivan.

 Ivan Pozzoni - 13/04/2018 16:57:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-)

 Sara Cristofori - 13/04/2018 08:09:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

c’è qualcosa di ritrovato, anzi di riconosciuto in questi versi profondamente riflessivi, qualcosa che nel fondo ci appartiene... grazie

 Laura Turra - 12/04/2018 08:26:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Cara Loredana, Nando ha davvero sviscerato magnificamente ogni piega del testo. Io desidero solo lasciarti il mio grande apprezzamento per un testo che fa riflettere, che si pone e pone domande. Questa per me è Poesia. Grazie.

 Loredana Savelli - 12/04/2018 07:45:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie, incredibile Nando.

 Ferdinando Battaglia - 12/04/2018 05:29:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

C’è un punto dove ci si aspetterebbe una virgola, un punto che interrompe bruscamente, scinde in due momenti un’aspettativa sintattica di continuità; se l’Autrice abbia o meno consapevolmente voluta questa cesura, resta il fatto che è significativa del testo: quel rifiuto allo scavo non denuncia il malessere per un oblio cognitivo della memoria, ma per una dimenticanza di una condizione di vita scabra, dove la fatica del risveglio veniva mitigata con l’attività di riportare al cuore un precedente vissuto, l’essere soli confuso colla necessità di far poesia; nel momento in cui si passa da un’età "mitica" ad un’età reale, si crede di poter annullare lo scarto tra l’ideale di vita, tra il sogno e la realtà, ma non solo ciò è un’"illusione colpevole", ma una negazione di ciò che siamo:siamo l’incertezza della chiusa, lacerati dal dubbio esistenziale del "che fare": "Perdersi? Rtrovarsi" oppure galleggiare in una tranquilla mediocrità interiore che non inquieta?
Poesia che scava molto e a fondo, che ha una plusvalenza dovuta ad una ricerca poetica orientata ad una socialità in referenza, cioè la Savelli qui, però anche in consuetudine, non si sta guardando addosso, poiché la sua visione è aperta a quel noi pronominale che ci costituisce genere umano, ancorché senza pretesa di mondialità.

 Loredana Savelli - 11/04/2018 21:36:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Cari tutti, mi verrebbe voglia di inabissarmi e ammutolirmi, ma sento un debito di riconoscenza verso chi mi legge con un’attenzione che mi imbarazza e si esprime con gentilezza nei miei confronti. Allo stesso modo, ho grande ammirazione verso di chi sa gestire e supervisionare i commenti in modo equilibrato, inclusivo, intelligente, propositivo: qui alla Recherche si incontrano molte di queste persone e a loro devo la mia fedeltà.

Questo è il valore aggiunto di questo meraviglioso sito. Non tanto saper scrivere, ma saper confrontarsi, non tanto essere gratificato quanto approfondire la propria sensibilità ed empatia.
Ogni testo ne esce migliorato, in questo modo, a prescindere dal valore oggettivo della scrittura.

Tempo fa riuscivo a leggere tutte le poesie pubblicate e quasi tutte le commentavo. Oggi mi riesce più difficile. Oltretutto, la comunità si è molto ampliata e la gestione del sito è obiettivamente più complessa.
Per questo motivo, chissà quante poesie e quanti poeti mi sfuggono! Quanto mi perdo!

Bene dice Maria Musik di usare l’invito alla lettura, allorché si voglia conoscere il parere di un particolare utente: potrebbe essere un ottimo metodo anche per revisionare i propri testi, accettare le correzioni e i confronti in maniera discreta ed efficace.

Concludo ringraziando soprattutto i maghi informatici che rendono tutti i giorni questo luogo vivo e aggiornato.
Un caro saluto a Roberto, Giuliano, Franca e Maria :))
Grazie a Ferdinando, Alessandra, Rosa Maria, Graced, Giuseppe, Alberto, Far Arden, Franca, Klara, Cristina, Maria, Arcangelo.

 Arcangelo Galante - 11/04/2018 21:24:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

@ Maria Musik
Assai dispiaciuto che la mia interpretazione non sia stata “ben accolta”; d’altro canto, resta pure normale ed ovvio che, quando non si conosce un autore di persona, ogni parola è soggetta a variabili indipendenti.
Grazie per i chiarimenti: saranno tenuti in debita considerazione.
Cordialmente, saluto.

 Maria Musik - 11/04/2018 21:10:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Appunto Arcangelo... non ho compreso quale fosse la sensazione che aveva suscitato in lei e se si annoverasse tra i lettori che si sono sentiti in sintonia con l’autrice o se prendesse le distanze dal suo poetare. Il fatto in sè che vi possano essere persone che si riconoscono nel pensiero di un autore è piuttosto ovvio.
Quanto alla dichiarazione che le farebbe piacere ricevere commenti (in generale, ritengo, non miei in particolare)... quale autore non lo sarebbe? Quel che non mi pare garbata è la sua richiesta di "attenzione" espressa in questo contesto... poteva usare la messaggistica privata, la segnalazione tramite l’apposito pulsante che, dopo aver pubblicato, le consente di invitare altri alla lettura. Così in chiaro e nello spazio destinato a un altro autore, risulta sgradevole. Sarebbe bene astenersi da tali "inviti" pubblici.

 Klara Rubino - 11/04/2018 21:02:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

"Non scavo l’anima perché mi rattrista aver dimenticato" esprime un complesso rapporto con sé stessi con sé stessi ed il mondo, la confessione sincera di quest’analisi interiore.
Non è espressione di superficialità, anche perché quel "mi rattrista" indica che ciò non sta nell’indole, ma è in parte di un percorso ad ostacoli:la vita.
Felice di essere in sintonia con ciò vi auguro una piacevole serata.

 Arcangelo Galante - 11/04/2018 20:41:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

@ Maria Musik
Il commento non dove necessariamente essere apprezzativo o ironico, ma esprimere una sensazione trasmessa dalla lettura di un testo.
Ciò premesso, la frase sottolineata sottintende al fatto che vi possano essere persone che sono in sintonia con il pensiero e le intenzioni intese trasmettere dall’autrice, col testo pubblicato.
La superficialità è riconducibile all’incipit “non scavo l’anima perché mi rattrista l’aver dimenticato” e nella chiusa, con quel “forse stare in superficie, come un pesce volante”.
A proposito, gentile Maria Musik, ogni tanto farebbe piacere anche a me ricevere una impressione inerente le mie pubblicazioni.
Come mia consuetudine, saluto ringraziandola per la considerazione.
Buona serata anche a chi ha avuto il piacere di leggermi ancora.

 Maria Musik - 11/04/2018 20:20:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Una poesia, questa, complessa. A tratti stridente. E, d’altra parte, in molti abbiamo fatto (o continuiamo a fare) i conti con l’accettazione (sopportazione? riabilitazione? O cos’altro?) dell’ordinario.
Ho letto i vostri commenti, risonanze che me l’hanno restituita "compresa", in parte. A tal proposito, volevo chiedere ad Arcangelo di spiegare il suo commento perchè non ho capito se è apprezzativo o ironico; in particolare questa frase mi risulta ambigua. "Una introspezione dove, persone simili al pensare dell’autrice, vi possono nuotare liberamente, con “superficialità”."

 Arcangelo Galante - 11/04/2018 12:43:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Meglio fingere di non vedere, altrimenti, il “pesce volante”, potrebbe annegare nella scoperta di come è fatta la propria anima. Allorchè, meglio eludere la realtà, restando in sospeso, fino a quando si dovrà, presto o tardi, abboccare all’amo della verità elusa.
Una introspezione dove, persone simili al pensare dell’autrice, vi possono nuotare liberamente, con “superficialità”.
Brava, per il buon esempio, Loredana Savelli!

 Cristina Bizzarri - 11/04/2018 12:25:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Che bella! Ritrovo tutta la compostezza l’intensità e la forza del tuo pensare, del tuo poetare.

 Klara Rubino - 11/04/2018 08:50:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Una poesia indimenticabile Loredana, piacevolissima da leggere a voce alta perché caratterizzata da un ritmo quieto e costante la cui misura è data dal primo verso, con qualche opportuna piccola variazione.
Mi comunica tanto pessimismo quanto ottimismo ovvero mi comunica equilibrio: la vera conquista.

 Loredana Savelli - 10/04/2018 22:50:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Cari amici lettori, sono commossa dall’attenzione che mi avete dedicata. Come un pesce, ho gli occhi "a palla" per lo stupore!

Siete assai profondi, tutti, certamente più di me. Vi sono grata di aprire testi che potrebbero restare oscuri persino a chi li ha scritti (!).
Voi sì che siete "scavatori".

Grazie e buona serata.

 Franca Colozzo - 10/04/2018 22:15:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Si tratta di un pesce volante che non sa se restare immerso per sopravvivere o uscire dagli spazi angusti in cui è stato relegato.
Il dilemma è dove collocarsi e quali ricordi riesumare per non sprofondare o lasciarsi andare a quella solitudine amica, cui la poesia fa da compagnia. Forse però tutto questo è un alibi per riuscire a dare un senso alla vita, che spesso non ne ha. Allora, spesso si accantonano i sogni e le sfere di bellezza, in cui ci si cullava da giovani per andar incontro alla banalità quotidiana, inutile ma rassicurante presenza. il senso della vita è in questo continuo perdersi e ritrovarsi, senza pace e senza speranza. Forse la soluzione è quella di sopravvivere per un po’, boccheggiando come un pesce fuor d’acqua, uno di quei pesci volanti le cui acrobazie amo ammirare d’estate. Un saluto da mari navigati e da pesci volanti ancorati sulla terra. Buona notte.

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 Alberto Becca - 10/04/2018 21:18:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Sconvolgente. Prorompente. Ambivalente.Una galleria scavata nella memoria che racconta la propria storia. Non sei la la sola che poetando vola però (per la legge del contrappasso) c’è chi vola alto e chi basso

 Giuseppe Terracciano - 10/04/2018 20:54:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Molto bella Lo’! Ho sentito la tua autenticità. Nel finale sei scappata un po’ (a mio avviso).BRAVA

 Graced - 10/04/2018 19:46:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

"Stare in superficie" è bello sicuramente, ma per stare in superficie, credo che bisogna saper nuotare e sapersi tenersi in equilibrio, e penso che tutto questo venga da ciò che si è imparato prima. Quindi non tutto si può abbandonare nel dimenticatoio. Versi che portano a riflettere. Un saluto da Graced!

 Rosa Maria Cantatore - 10/04/2018 18:51:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

"Non scavo l’anima": eppure, si direbbe tutto il contrario...
C’è una notevole- e poetica- ricerca interiore, in questi versi.

 Alessandra Ponticelli Conti - 10/04/2018 18:31:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Immensa.

 Ferdinando Giordano - 10/04/2018 17:27:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

La tua lingua mi dà una mano ed io la trattengo, esattamente qui: "Da quel punto di vista, era facile illudersi: / né c’era alcuna colpa." Qualsiasi cosa posta prima o dopo non può che fare poesia, a maggior ragione se da te. Grazie, sempre.