GELSOMINI E ARANCI
Mi chiedo se i ricordi si perdono,
come foglie sparse dal vento
vissute nelle vene di forti arbusti,
nelle albe chiare vestite di sole
nei freddi giorni foderate di neve.
Fragranti gelsomini e aranci
da sole mediterraneo conditi,
sguardo agognato alla Cattedrale,
l’Ave Maria del mezzodì, suono soave
che si sparge nell’aria come sale.
Immutati ritratti di tempo,
gelsomino nelle narici arginato
aranci profumano ancora
mai si asciugano limoni sotto il cielo.
Sul percorso sono io che avanzo
con la veste sciabordata dal vento,
brezza marina in faccia, mi rinnova,
onda che sento è il mio mare che ritrovo.
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