Pubblicato il 09/04/2011 14:30:14
Noche arriba los dos con luna llena, yo me puse a llorar y tú reías. Tu desdén era un dios, las quejas mías momentos y palomas en cadena.
Noche abajo los dos. Cristal de pena, llorabas tú por hondas lejanías. Mi dolor era un grupo de agonías sobre tu débil corazón de arena.
La aurora nos unió sobre la cama, las bocas puestas sobre el chorro helado de una sangre sin fin que se derrama.
Y el sol entró por el balcón cerrado y el coral de la vida abrió su rama sobre mi corazón amortajado.
*
Notte alta noi due con luna piena, io ruppi in pianto mentre tu ridevi. Il tuo scherno era un dio, le mie lagnanze momenti e poi colombe senza fine.
Notte bassa noi due. Specchio di pena, piangevi tu in remote lontananze. Il mio dolore era un groppo d'agonie sopra il tuo cuore fragile d'arena.
L'aurora ci congiunse sopra il letto, le bocche contro il gelido fluire di uno sbocco di sangue senza fine.
E il sole entrò filtrando dal balcone e aprì il corallo i rami della vita sopra il mio cuore avvolto nel sudario.
(Federico Garcia Lorca, Noche del amor insomne)
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