Pubblicato il 27/08/2011 12:31:34
Voci di mujaheddin. Piastrelle. More principesse che ti scrutano di soppiatto. I bambini urlano felici, piccole bande di frenetici pirati che scagliano lame al suolo, che hanno creato dal nulla la loro passione. Li guardo incantata, li registro per serbare un minuscolo ricordo di questa breve permanenza qui. Popolo accogliente, che profuma di spezie e pane appena sfornato, che ti saluta con malizia, ma ti abbraccia con onestà. Il silenzio non esiste a Tangeri, brulichio di voci e musica; l'oscurità non esiste a Tangeri, sfumano i colori del giorno e s'accendono, scintillanti, le insegne dei negozi, le luci delle case. La nostalgia non esiste a Tangeri, l'Africa è troppo viva per struggersi nel ricordo, troppo vera per annegare nel passato.
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