Pubblicato il 16/03/2011 11:30:20
Magra dagli occhi lustri, dai pomelli*
Magra dagli occhi lustri, dai pomelli accesi, la mia anima torbida che cerca chi le somigli trova te che sull'uscio aspetti gli uomini.
Tu sei la mia sorella di quest'ora.
Accompagnarti in qualche osteria di bassoporto e guardarti mangiare avidamente. E coricarmi senza desiderio nel tuo letto... Cadavere vicino ad un cadavere, bere dalla tua vista l'amarezza come la spugna secca beve l'acqua.
Toccare le tue mani i tuoi capelli che pure a te qualcuno avrà raccolto in un piccolo ciuffo sulla testa; e sentirmi scostato dai tuoi occhi ostili, poveretta; e tormentarti domandandoti il nome di tua madre...
Nessuna gioia vale questo amaro: poterti fare piangere, potere pianger con te...
Camillo Sbarbaro da "Pianissimo" in "Poesia italiana del Novecento" a cura di Edoardo Sanguineti Einaudi 1969 pag. 682
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Luca Soldati, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|