Pubblicato il 30/03/2008
IL CIARLATANO DELLE FIERE
Nel secolo scorso non vi era fiera o mercato che non vedeva la presenza del mago napoletano Don Gennaro Esposito di Fuorigrotta. Egli diceva che era un nobile napoletano verace di una nobiltà decaduta per colpa delle donne che avevano sperperato tutta la sua ricchezza. Ma in seguito si era venuto a sapere che era di Casoria ed apparteneva ad una discendenza antica si, ma non di nobili, bensì di ciarlatani. Il lavoro non garbava loro già da alcuni secoli prima, per cui ognuno dei discendenti si era inventata una professione: chi viveva sulle spalle degli stolti giocando – e barando – ai dadi, chi faceva le scommesse truccate all’ippodromo di Secondigliano, chi vendeva il pesce scongelato per fresco al mercato ittico di via Marittima, chi vendeva numeri al lotto, chi, come don Gennaro, produceva e vendeva pozioni medicamentose e filtri magici. - Nobilissimi messeri e gentile madonne, vergini fanciulle ed arrapati giovincelli. Avvicinatevi al padiglione di Don Gennaro Esposito per comperare un filtro magico o una pozione medicamentosa. Prego, messeri avvicinatevi: di sera quando andate a letto con la vostra consorte desiderosa e vogliosa vi sentite un poco depressi? Ho la pozione che fa per voi: il famoso tiramisù di Don Gennaro Esposito. Vostra moglie alla prossima fiera che farò in questo paese ne comprerà sicuramente una ventina di bottiglie. Giovani e vergini fanciulle: vi siete innamorate del più bel giovine del paese ma egli non vi degna nemmeno di uno sguardo? Fategli bere il contenuto di questa bottiglina ed il giorno dopo sarà pazzamente innamorato di voi. Vostro marito vi fa le corna con la figlia del pecoraro? Una pozione miracolosa gli farà perdere la passione per questa donnaccia e lo farà ritornare innamorato più di prima da voi. Nobili giovani, avete voglia di farvi la figlia dell’ortolano? La pozione magica la farà innamorare di voi ed inoltre mangerete verdura e frutta fresca ogni giorno. Cosa aspettate, gente miscredente, venite a comperare la pozione magica di Don Gennaro Esposito principe di Fuorigrotta... – Nel mentre sta così predicando si avvicinano tre vecchiette dall’aspetto medioevale, piuttosto trasandate e cagionevoli di salute: Il ciarlatano, senza scomporsi, inizia con un’altra serie di pozioni miracolore. - Nobildonne del paese, vi sentite acciaccate? La notte quando andate a letto vi sentire le ortiche dentro le mani. Oppure vi fa male la schiena? Avete il collo indurito che vi procura grande tormento? La sera vi sentite la pancia gonfia e scorreggiate a più non posso? Andate stitiche di corpo e questo vi procura grande tormento´ avete le tarozzole che vi bruciano? Don Gennaro Esposito ha quello che fa per voi. Solamente con mezzo ducato avete risolto i vostri problemi... – - Scusate, signor mago, avete qualcosa per il gonfiore ai piedi? – - Certamente, mia nobildonna: questa pozione miracolosa ve li farà sgonfiare in una sola settimana. Due gocce in mezzo bicchiere d’acqua, la sera prima di andare a dormire, e dopo una settimana potrete pure andare a ballare il liscio alla balera del vostro paese.- - Posso pagare con la carta di credito? – - Mi spiace, ma la carta di credito non è stata ancora inventata e non accetto nemmeno gli Euro, solo ducati sonanti. – La buona donna va dal marito che è andato alla fiera per vendere una capra che non voleva più fare latte e si fa dare il mezzo ducato. Il ciarlatano lo prende, lo guarda e se lo mette in tasca. - Scusate, signor mago, avete qualcosa per la cacarella? – - Ma certamente, nobilissima signora. La nuova pozione magica anticacca del cerusico Vladimiro Astrogoffo della scuola medica di Mosca, in Giappone, e quella che fa per voi. Solamente costa un ducato. Ma sono sicuro che nello spazio di tre giorni mi benedirete questo ducato. Cinque gocce la sera prima di andare a letto ed al quarto giorno dovrete pregare Iddio Onnipotente per andare di corpo. – - Eccovi il ducato, messer Don Gennaro e grazie assai. – La credulona posa nella borsa che non era di plastica perchè allora la plastica non era stata ancora inventata e tutta contenta va via. Visto che le sue amiche hanno comperato la pozione, anche Adalgisa la parrocchiana ha un problema, ma aspetta prima che si allontanano un poco le sue amiche e poi lo espone al mago. - Messere il mago, sono oramai quasi quarant’anni che non faccio l’amore, non è che avete per caso qualcosa anche per me? – - Certissimamente che tengo quello che fa proprio al caso vostro. Ma sapete, buona donna, voi siete molto vecchia, ed in verità fate pure un poco schifo, quindi per voi ci vuole una pozione doppia e rafforzata. Costa cinque ducati ma il risultato è garantito.- - Li tengo i cinque ducati: dovevo comperare due galline ovaiole di pollicultura, ma preferisco darli a te, solo se mi assicuri il risultato. – - Certo che te lo assicuro. Ma mi devi ascoltare attentamente. La settimana prossima inizia la luna piena ed esattamente alle ventuno e trenta di sera, dopo il telegiornale, tu devi uscire di casa guardare la luna piena ed urlare per tre volte: “ Vado col primo che incontro! Vado col primo che incontro! Vado col primo che incontro! “: Non appena hai finito di dire la frase magica la terza volta, dal vicolo uscirà un giovane alto, dai capelli scusi, con la faccia da cretino, ma comunque giovane ed aitante, che non appena ti vedrà ti dirà:” Buonaseeeeera!” e ti salterà addosso e farà l’amore con te nel buoio della notte: Però tu non dovrai mai parlare altrimenti romperai l’incantesimo. – - E chi parlerà, sono vecchia ma mica sono scema! “ Arrivano due altri contadini che comperano una bottiglina miracolosa che fa scomparire i calli, ed una contadinotta grassoccia che acquista una pozione per le emorroidi. Il mago di Fuorigrotta, Don Gennaro Esposito, ha guadagnato di che vivere per una paio di settimane. Fra quindici giorni andrà in un altro paese a fare un’altra fiera. Infatti non può tornare due volte allo stesso posto perchè le sue medicine non sempre sono efficaci: anzi non lo sono mai, ed i clienti gabbati certamente le bottiglie di medicinali le prenderebbero, ma solo per spaccargliele sulla testa a causa della truffa subita. A quei tempi i ciarlatani dovevano viaggiare molto per guadagnarsi da vivere. Oggigiorno non ce n’è bisogno: ci sono le televisioni private per trovare gli stolti!!!
Catello Nastro – tratto da “CILENTO MACILENTO” edizioni “Il Cilento nuovo”, 2004
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