Pubblicato il 06/02/2011 09:17:29
Grovigli e gocce. Dolori mi lasciano per una pena più nera. Anche l'uomo se ne va lasciando il peggio.
Una volta avevo tempo perché ero svelto. Ora che sono lento non ho più tempo.
Quel chiarore perso, lanterna che oscilla sul palo impiccato, è l'amore che dorme nell'occhio rovesciato.
La rondine vola per fame, l'usignolo canta per mettere in guardia i rivali, e tu giri, giri, rapace debolezza, per trovare i tesori della crudeltà amorosa.
(tratta da "Versi e nonversi", in Poeti italiani 1945-95, a cura di Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi, i Meridiani Mondadori, 1996, pag. 421)
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