Pubblicato il 27/01/2011 18:02:09
Noi non ci bagneremo sulle spiagge a mietere andremo noi e il sole ci cuocerà come la crosta del pane. Abbiamo il collo duro, la faccia di terra abbiamo e le braccia di legna secca colore di mattoni. Abbiamo i tozzi da mangiare insaccati nelle maniche delle giubbe ad armacollo. Dormiamo sulle aie attaccati alle cavezze dei muli. Non sente la nostra carne il moscerino che solletica e succhia il nostro sangue. Ognuno ha le ossa torte non sogna di salire sulle donne che dormono fresche nelle vesti corte.
(tratta da "Margherite e rosolacci", in Poeti italiani 1945-95 a cura di Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi, i Meridiani Mondadori, 1996, pag. 249)
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