Pubblicato il 11/04/2011 23:53:43
Solco l’ingrato Mediterraneo Accoccolata sull’ala scura Di un pianoforte A cui furono segate le tre gambe. Affiorano neri corpi Ed il mio, Con il loro, La burrasca spinge verso il gorgo. Tasselli bianchi e neri Di una tastiera Buona oramai Solo per il requiem.
Per chi si canta Messa?
Per l’Italia Terra di nessuno Porto inaccessibile Roccaforte di mercenari. Poeti, Santi e Navigatori Sono emigratiE non v’è rondine Che annunci primavera. Da un tetrapack discount
Verso vino tinto: Si possa almeno dire Che il sangue Non è acqua Anche se sa di sale. Il mare si fa Rosso. Daranno la colpa Alle alghe Al riscaldamento globale Al buco nell’ozono. L’unico buco che vedo È al posto del cuore ed è Nero Anche sotto il doppiopetto Blu.
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