Pubblicato il 08/03/2011 00:54:22
Questa notte, dio Sonno, non gettare preziosa sabbia sulle mie stanche palpebre. Non noti la mia paura di scivolare nell’ignoto inconscio?
Belve feroci e tristi presagi giungono ai miei tormentati sogni, e nell’incubo tramo la mia fine.
Rallegrati, oh Sonno, maggior polvere dorata sarà destinata ai capricciosi infanti, e sonni tranquilli ingoieranno il mondo intero mentre io, nella solitudine, veglio sul mio dolore …
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