Confessione-Lamento di Lamekis
Il turbinante diamante del mondo,
vivo, noumenicamente morto.
Vabbe', ne ho le tasche piene d'orto
concluso, daccapo ottuso, sprofondo...
Basta polmone stufato, Ladrondo,
non è fame, è la sete del Risorto,
il segreto della formica, il porto
sognante che con la notte confondo.
Sprizzano da finestre proibite,
da gessetti solari, certe mosche
in riforme-fantasma disunite.
Tutti amano Dio: sono cosche
di Torah, di Corano, di Vangelo?
Mai state Dio! Non sento il gelo.
Ascoltando "Akhnaten" di Philip Glass
Palermo - 29/12/2024
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore L’Arbaléte, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.