Pubblicato il 27/12/2024 20:23:59
Il suo nome è Giusto, ha una corporatura snella e la sua caratteristica fisica distintiva sono le sue mani piccole che si aprono e si chiudono continuamente. Gli occhi, piccoli e scuri, sono distinti per la loro abilità di esaminare attentamente ogni dettaglio con curiosità. Tutte caratteristiche cruciali per il percorso professionale che ha deciso di seguire. Il suo mentore, anziano con alito sgradevole, fuma sempre la pipa e non può camminare a causa di un infortunio sul lavoro. Si sposta con stampelle in legno, passando il tempo tra lamentele e scherzi. Pietro è il suo nome. Si interessa di Giusto all'inizio dell'estate. A causa dell'artrite che gli impedisce di muoversi velocemente, Pietro deve cercare qualcuno che possa continuare a svolgere il suo lavoro. Il ragazzo scelto da Pietro per insegnargli i segreti del mestiere è quello giusto, secondo lui, per quella che egli chiama arte. Ogni giorno pomeriggio si incontrano nei parchi pubblici, conversano, poi vanno da Pietro che impartisce al giovane lezioni sul lavoro. L'anziano è molto fantasioso; ha realizzato un manichino riempito di stoffa e lo sta impiegando per istruire il suo allievo. Quando vede che il ragazzo sta crescendo in fiducia e migliorando le sue abilità, opta per indossare un vecchio giaccone rattoppato e sporco e fa esercitare su di lui a Giusto. Richiede massima concentrazione e impegno; lo spinge a perseverare, sottolineando l'importanza di osservare attentamente i dettagli e di non essere preoccupati dal risultato mentre si pratica l'arte. Dopo un po' di tempo, Giusto acquisisce più competenza e un giorno Pietro gli chiede se è pronto per fare una prova in pubblico. Il giovane non vede l'ora di avere questa possibilità per mostrare al suo mentore le sue capacità. Insieme progettano i dettagli di ciò che Pietro definisce come una vera e propria sfida. Le indica quale autobus prendere per cominciare il lavoro. Il momento più adatto è quando c'è il maggior numero di persone. Gli ultimi consigli che gli dà sono di trovare il soggetto e di tenere a mente che è più facile mettere le mani nei pantaloni anziché nelle borse o borsette. Giusto passa con successo il primo test sul campo. L'individuo sfortunato a cui aveva rubato il portafoglio non si è reso conto di ciò, stava ancora corteggiando una signora di mezza età. Pietro è soddisfatto sia del risultato raggiunto che della somma di denaro che divide in modo equo con il ragazzo. Pietro presta molta attenzione ai particolari, non lascia nulla al caso. Dopo una settimana, gli propone di andare al mercato settimanale; non deve insistere, Giusto vuole tornare in azione. Ancora una volta sta continuando a dare al ragazzo consigli cruciali, mettendo in evidenza l'importanza di osservare attentamente le acquirenti. Impiega tempo a far capire loro che molte donne, desiderose di fare un ottimo affare, spesso ignorano di chiudere la cerniera della borsa; è in quel momento che bisogna intervenire. È inoltre un metodo per diminuire la probabilità di essere riconosciuti, considerando la grande quantità di persone presenti intorno al banco. Settimana dopo settimana, Giusto continua a perfezionare la sua abilità e destrezza manuale. Il giorno del suo primo impiego nel suo paese natale è arrivato. Attualmente stanno lavorando insieme. Il posto scelto è la piazza della chiesa situata nel centro del paese. Durante l'ora di pranzo, i dipendenti del cantiere navale la percorrono rapidamente per raggiungere la mensa aziendale. Nei giorni precedenti hanno cercato accuratamente la persona sfortunata a cui Giusto doveva rubare il portafoglio. È una persona di notevole stazza e robustezza, tuttavia si può vedere una leggera zoppia quando corre e il suo modo di camminare non è scorrevole come quello delle altre persone. Prima del pranzo, si ritrovano come previsto nel centro della piazza. Quando ascolta la sirena, Giusto si focalizza e, una volta individuata la persona corretta, la segnala a Pietro. Si avvicina con una camminata costante alternata da brevi corse. All'improvviso, Pietro si presenta di fronte a lui, impedendogli di procedere e facendolo cadere su una stampella solidamente ancorata al suolo grazie alla forza dei suoi muscoli. Il disgraziato cade pesantemente a terra proprio nel mezzo del piazzale. Una serie di insulti e bestemmie escono dalla sua bocca. Subito dopo, come convenuto, Giusto cerca di aiutarlo a rialzarsi ma lui rifiuta con rabbia. La partita è finita, le ha sottratto il portafoglio. Sentendo chiaramente fastidio per la mancanza di educazione dell'operaio, Fausto si avvia con disinvoltura verso il bar nelle vicinanze. Una volta entrato nel locale, si dirige verso il bagno, si chiude all'interno con due giri di chiavi e svuota il portafoglio. Sono sessantamila lire in totale, suddivise tutte in pezzi da dieci, che vengono meticolosamente inserite in un sacchetto di plastica dedicato. Controlla di aver chiuso la cerniera della tasca dei pantaloni dove ha inserito le cose. Dopo essere uscito dal locale, ha gettato nell’immondizia l'identificativo e la foto, ma ha esitato prima di mettere la rubrica telefonica in tasca. Alla fine l'ha infilata frettolosamente nei pantaloni. In seguito, si presenta Pietro che era nel frattempo tornato a casa. Dividono in modo ugualitario il bottino. Il suo mentore chiede se ha seguito tutte le istruzioni date. Il giovane arrossisce e mostra a Pietro la lista rubrica che ha trattenuto. Viene duramente rimproverato: credi che verrà a visitarti in prigione? Fa uso della tua intelligenza e apprezza quello che ti ho trasmesso! Da quel momento in poi, il ragazzo mette nei bidoni della spazzatura tutto tranne i soldi.
Sono passati molti anni e da allora ho perso del tutto i contatti con Giusto, che si è trasferito in città dopo la scomparsa di Pietro. Mi è complicato identificarlo quando si trova alla stazione ferroviaria di Genova. È in condizioni eccellenti. Dopo l'ultima volta che ci siamo visti, il suo volto ha lineamenti più marcati, mentre io ho preso qualche chilo di troppo. Inizialmente può essere complicato riconoscermi, ma alla fine ci riconosciamo e ci abbracciamo. Desideroso di confidarsi, mi invita a prendere qualcosa al bar della stazione; seduti al tavolo, comprendo che ha bisogno di sfogarsi e quindi lo ascolto. Inizia dicendo che ora presta maggiore attenzione al denaro, successivamente si accorge del mio aumento di peso e mi spiega che mangia in modo leggero per mantenersi in forma. Prosegue dicendo che si è sposato, ha due bambini e una routine molto occupata; non ha grandi aspettative dagli altri per evitare delusioni. Continua a parlare dicendo che è interessante come supporta la sua famiglia, suscitando la curiosità di molte persone che vogliono conoscere i dettagli, ma lui è prudente nel non svelare la sua vera identità. In precedenza, ha sottratto il portafoglio a un uomo di classe ai parchi pubblici, cogliendo non solo i contanti ma anche una bustina di eroina che è stata poi buttata via insieme al portafoglio vuoto. A Genova è in grave pericolo dopo aver rubato il portafoglio di un vigile urbano sotto copertura. Mentre sale sulle scale mobili di un grande magazzino per raggiungere il piano superiore, mette la mano in tasca a qualcuno e sente il freddo del calcio di una pistola. Toglie immediatamente la mano, è consapevole dei pericoli e si oppone alla violenza fisica. Mi chiedo come faccia a non rendersi conto che compiere furti equivale a commettere atti di violenza. Il film è già iniziato quando entra nel cinema di un piccolo paese della riviera ligure. Utilizza una lampada per trovare il posto dove sederti. Guarda qualcuno e decide di sedersi due file più indietro per poter osservare da vicino il continuo movimento di quella persona. È evidente che non sia coinvolto nella trama del film. Mentre è in pausa durante il primo tempo, la stanza diventa luminosa e lei opta per andare al bagno. Una volta ritornato al suo posto, si accorge che l'uomo apparentemente disinteressato al film è seduto vicino alla sua sedia. Prova subito quella gradevole sensazione pruriginosa che per lui significa piacere e soddisfazione, infilare le mani nella giacca di uno sconosciuto è per lui una emozionante prova. Grazie alla sua abilità, tira fuori una busta pesante dalla giacca del ragazzo e continua a guardare il film fino alla sua conclusione. La camera si illumina e il sfortunato si alza per uscire, mentre lui rimane seduto aspettando il secondo spettacolo. Dopo mezz'ora, prova una forte voglia di conoscere il contenuto della busta, più forte della voglia di guardare il film. Si alza in piedi e si dirige verso la stanza da bagno. Dopo aver chiuso la porta con cura, estrae dalla tasca interna del suo giubbotto la busta per controllarne il contenuto. Nella busta, c'è una quantità modesta di duemila lire, insieme a fogli di prescrizioni mediche spiegazzati, contatti di oncologi e il libretto sanitario. Guarda nuovamente all'interno e estrae una piccola busta, la apre e legge ciò che c'è dentro. Con mani sudate e tremanti, si siede sul water per leggere. La compagna di quell'uomo sfortunato è affetta da cancro e ha redatto una lettera di raccomandazione per il marito. La frase che lo ha colpito di più è stata quella di affrontare le sfide con dignità. Ha un senso di colpa e si sente obbligato a consegnare la lettera alla persona a cui è destinata. Quello che era stato semplice fino a quel momento diventa estremamente complicato. Esce dal bagno e cammina incerto verso l’uscita. Entra in un bar, chiede un caffè e si siede a un tavolo prendendo nota su un quaderno e annota l'indirizzo. Prima di pagare, compra un biglietto per il trasporto pubblico e poi va al capolinea per salire sul primo autobus. Va verso la destinazione e suona il campanello. Una donna risponde al citofono e lo informa che Lo Persico si è trasferito in un condominio nel quartiere Corea. Esprime gratitudine per il consiglio e riprende la strada verso il quartiere consigliato. La richiesta è comune ma nessuno sembra essere a conoscenza di Lo Persico. Richiede dettagli a una anziana donna che ammette immediatamente di aver avuto una forte amicizia con la moglie dell'uomo, la quale è deceduta dopo un lungo periodo di sofferenza. Erano residenti in questa zona periferica da un po' di tempo. Con grande gentilezza e delicatezza, gli chiede gentilmente se può indicargli l'indirizzo preciso. La signora risponde dicendo che si trova nelle vicinanze, al 177 piano secondo. Esprime gratitudine e si avvia verso l'abitazione di Lo Persico. Ringrazia e si avvia verso la casa di Lo Persico. Il portone è aperto, sale le scale e suona alla porta; lo accoglie un uomo con la barba lunga e trascurata. Gli consegna la busta dicendogli: penso che sia importante per lei. Lo Persico afferra la busta, la porta dentro e comincia a piangere. Premere la busta contro il petto e ringrazia incessantemente! Giusto si sente a disagio per il comportamento dell'uomo. Ritiene triste la sua mancanza di dignità nel gestire la perdita. La moglie gli dava sostegno, ma Lo Persico è devastato completamente. Giusto necessita di aria fresca, si volta rapidamente ed esce senza proferire alcuna parola. Appena uscito, ritiene che tutto tranne il denaro debba essere buttato nella spazzatura, come gli aveva ripetuto spesso il suo mentore. Siamo seduti al tavolino da più di un’ora, i muscoli delle gambe cominciano a dolermi, sto per alzarmi ma mi trattiene dicendomi: ti racconto l’ultima. Genova 1983. Il recente passaggio sotterraneo per il trasporto urbano, con la fermata Genova Principe, è stato inaugurato e ha due binari. Si può accedere alla fermata sotterranea sia tramite le scale mobili all'interno della stazione, sia dall'esterno. Giusto osserva che la vita sotterranea è completamente diversa da quella sulla superficie. Non è un ambiente felice ma è diventato il suo nuovo posto di lavoro. Ha scelto una posizione tattica che consente di osservare senza essere individuato. Anziani, senzatetto e giovani senza dimora si spostano velocemente tra i vagoni per dividere un pezzo di pane. Le persone di passaggio si sbrigano a spostarsi più rapidamente per evitare di essere rallentate da loro. In altre situazioni, la situazione si trasforma: dolci e vivaci melodie risuonano per i corridoi. Le fisarmoniche, le chitarre e i sassofoni sono suonati in modo persistente. I venditori offrono vari prodotti, mentre mendicanti senza gambe chiedono aiuto scuotendo le monete raccolte, e alcuni vendono castagne e noccioline durante la stagione invernale. Non si verifica alcuna forma di violenza in quel luogo sottostante. Durante le performance dei musicisti, tutto cambia radicalmente, soprattutto in superficie.
Giusto ha deciso di ascoltarli suonare, ma alla fine si è spostato verso il fronte e ha visto una custodia piena di soldi, sia monete che banconote, ai piedi dei musicisti. Un membro del gruppo, con i capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo, si sposta tra la folla per raccogliere le donazioni. Fermandosi per un breve istante troppo vicino a Giusto, nota un rotolo di banconote nella giacca del musicista. Un individuo tra gli spettatori attira l'attenzione dell'Andino per lasciare la sua offerta nel cesto che tiene tra le mani. Estende il braccio mentre tiene il cesto e sfiora il corpo di Giusto, che con destrezza prende il rotolo di banconote dalla sua tasca. Dopo, si mescola tra la folla che si comprime intorno ai musicisti e si allontana dirigendosi verso un locale vicino. Dopo averlo raggiunto, non cede alla tentazione di contare i soldi rubati al musicista; ordina un panino e una birra, si siede in un angolo e tranquillamente si gode il suo pasto principale del giorno. Successivamente si reca al bagno per fare il conteggio del bottino rubato. È completamente soddisfatto e si domanda se il giovane musicista abbia perso la sua felicità quando si è reso conto di essere stato derubato. Avrebbe potuto diventare il suo discepolo. Durante il pomeriggio, svolge il suo lavoro tra i tanti turisti che si recano all'acquario. La giornata è piena di allegria. Durante il picco della stagione turistica, Via Gramsci è molto affollata di persone. I portafogli saltellano fuori dalle tasche da soli. Il suo controllo con le dita delle mani sembra essere al massimo livello in questo momento. Verso un determinato momento pomeridiano, si porta alla postazione temporanea accuratamente selezionata per svuotare le tasche e occultare il denaro, necessitando anche di prendersi una pausa. Trenta minuti più tardi torna in azione. Il suo lavoro continua senza problemi. Improvvisamente nota un ragazzo che in modo goffo sta cercando di rubare il portafoglio a un turista. Questa persona si accorge che sta per essere derubata e afferra immediatamente la mano del ragazzo. Si tratta della situazione comune in cui si trovano i neofiti. L'uomo salta all'indietro e urla. Il ragazzo scompare velocemente dalla visuale dell'uomo. Cammina lungo il marciapiede per diversi isolati, seguito da Giusto. Si si ferma vicino a un muro in un vicolo, fa fatica a accendere una sigaretta e ha le mani tremanti. Giusto si piazza proprio all'ingresso del vicolo e osserva attentamente, è intrigato dalla forte determinazione del ragazzo. Si avvicina per tranquillizzarlo e presto iniziano a parlare, durante la conversazione matura l'idea di una possibile collaborazione lavorativa insieme. Giusto comprende immediatamente che, per quanto interessante possa sembrare, in realtà non è fattibile. Il ragazzo ha molti pensieri nella sua mente, alcuni dei quali sono impossibili da realizzare. Afferma con determinazione di non voler passare la vita timbrando il cartellino in fabbrica, proprio come suo padre. Vuole arricchirsi rapidamente e sogna di vivere su una barca, trascorrendo le giornate sdraiato a bere e a incontrare donne. Giusto riflette attentamente sui consigli di Pietro e ritiene che la cupidigia costituisca un pericolo sul posto di lavoro, poiché spinge a assumere rischi eccessivi. Il punto debole del giovane è rappresentato dalla sua ambizione eccessiva, in grado di compromettere il suo cammino verso la maturità. Pensava di aver trovato un compagno ma, come sua moglie dice spesso, non è ancora il momento; gli augura buona fortuna e si dirige verso la stazione per prendere il primo treno e tornare a casa.
L'atto di dimenticare. Mentre sta sul marciapiede della stazione aspettando il treno, un pensiero improvviso lo fa rabbrividire: perché non ho con me ciò che ho tolto agli altri? Si mette subito in movimento, è l'ora di massima affluenza, le strade sono affollate di persone che tornano a casa. Raggiunge il nascondiglio e mette dentro la tasca della giacca ciò che ha rubato durante la giornata. Continua a procedere verso la stazione pensando alla meravigliosa giornata in cui è stato in grado di raccogliere una grande quantità di denaro senza lasciarsi influenzare emotivamente dal ragazzo di Catania, una scelta astuta. Mentre cammina verso la stazione, fischietta felice. Rivede nuovamente il ragazzo con cui aveva conversato precedentemente. Ha uno sguardo provocatorio e un sorriso pieno di contentezza. Si avvicina e estrae tre orologi dalla taschino dei pantaloni, dicendo: caro signore, in un quarto d'ora. Giusto è contento e gli augura il meglio. Il giovane lo saluta con grande cortesia e semplicità, ma Giusto commette l'errore imperdonabile di abbracciarlo invece che stringergli la mano. Giusto arriva alla stazione e si imbarca sul primo treno disponibile. Torna a casa molto tardi, i suoi cari stanno dormendo beatamente, ha tutto il tempo necessario per rilassarsi; accende il sistema audio, mette le cuffie e si dedica alla musica classica. Stava comodamente sdraiato sul divano quando improvvisamente è colto da una sensazione negativa che gli provoca brividi. Rimuovendo le cuffie, si alza rapidamente e si dirige verso il corridoio dove ha appeso la sua giacca all'attaccapanni. Mette la mano nella tasca dove ha nascosto i soldi rubati durante la giornata. È nervoso, ha problemi a respirare. Si muove in modo instabile e gli occorre tempo prima di stabilizzarsi. Spostandosi avanti e dietro nel corridoio, come una marionetta, fa rumore e si rimprovera ad alta voce. Quando si volta di nuovo, deve confrontarsi con il dispiacere di vedere che la moglie e i figli sono svegli e lo stanno guardando con incredulità per il suo comportamento. Recupera in fretta un’apparente tranquillità e riesce a dare loro una spiegazione convincente. Una volta risolta la situazione imbarazzante, la moglie e i figli si ritirano a letto. Si dirige sul balcone e scuote la testa deluso. Guarda la strada deserta e comincia a ridere per evitare di piangere. Riflette su quel ragazzo che lo ha ingannato con una straordinaria performance. La straordinaria esibizione del giovane lo ha sorpreso enormemente. Mi ha fregato. Rientra in salotto per prendersi un'altra bevanda e si accomoda sul divano. Prima di indossare le cuffie per ascoltare quella melodia rilassante interrotta precedentemente, fa una triste riflessione e me ne rende partecipe in quella serata: il mondo è pieno di ladri.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Francesco Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|