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di L’Arbaléte
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Pubblicato il 26/09/2024 13:32:08

 

a John Baldaccini

 

 

Continuamente in atto di posposto

accomiatarsi, ovunque altri arredi, visi

 

 

Aliti euforbie angosce nottetempo.

Separarsi. Dove giungere mai,

a che. O felici in altro te-me.

Vicini, no, lungi rimpicciolite

contraffatte persone, l’inseguito

sperperato da comode diottrie

si disalba, ultimo unanime atteso

messaggio all’agonia del caso. Fuga.

E di vita e morte come del prezzo

dello zucchero prendevi a parlare

con la vocina della bambolina

che seienne in premio per guarigione

e l’immagine sfuma senza braccia

o decapitata, o la floreale

fanciulla rimette le mutandine,

fa contrabbando di tigri a Torino.

Torino nella mia storia per via

che silenziosa pronta eco, vivida

ave ella vi appare fianco all’avo

ivi sepolto, come presentivo

nel viaggio stilnovista d’anni fa,

Pasqua al Palazzo del Cine, Salgari,

la Reggia e il Museo Portatile Egizio,

un nome dimenticato d’ossario.

 

Gioca all’apparizione di proverbio

convenzionale, artificio di stile,

spesso quando il serrato ha un’apertura

cede; in chiusura dov'è seminale,

o è fisso, semel in anno, oppure

tutt’alba inattesa meditazione.

Baratro baratro invece di esplodere

mi restringe di precauzioni.

Patteggiarne l’ovaie col gordiano,

possibile il riscatto, piroetta

e riverenza esclusa, ambidestro

lavoro di forzato, sinistrorso

velo citando gli occhietti maligni

all’orco insonne. Ma questo comando

probabili destini più di mille.

Un’oca elettrica darà l’allarme.

 

Il riscontro, lunedì le corrusche corsie,

l’androne semidiaccio spogliatoio,

l’amore a bandoliera di salvezza,

l’io pavesato a diafano pendolo

da predicato a dipanare d’ore.

D’attesa, d’attesa, a fosforescente

tappa di voce stappata a squillare:

a dopo, a dopo, a dopo, a mai, a quando.

Fine sogno? Bella pagina. Può

costituire esempio di pensiero

paramentale. Dita, lievi, occhi

imbambolanti alla tremula voce.

 

Tempo giunto in una glauca ciambella

dialogizzante solo dopo due

tre tentativi, simile la cerca

in vocabolario. Poi cancellare.

Problema del confronto fra ricordi

e realtà, rileggo, trascorso un anno,

quel che per distanza era divenuto

folle e lo scopro normale porzione

d’esperienza vissuta, ma poi presto

si ritrasforma in qualcosa d’immenso.

Dietro fari la vita che incrociavo,

bolide fetale, strada abolita.

 

 

 

 


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