DEMONI
Diavolo, Demone, Belzebù, Belfagor… tutti nomi dello Spirito Maligno che perseguita l’uomo o lo conduce alla perdizione.
Demone è la personificazione del male.
E il male è sempre un serpente: è Apep, il dragone cosmico degli Egizi, è il serpente dell’Eden degli Ebrei, è il drago dell’Apocalisse dei Cristiani, ecc…
Per gli Egizi erano il simbolo delle tenebre e del male; indistruttibili ed eterni: Seth ed Apep. Con una sostanziale differenza fra i due, però: il primo era soltanto il Perturbatore dell’Universo e delle sue creature, ma il secondo mirava alla sua distruzione.
Apep (meglio conosciuto come Apofi) ne era il Distruttore e l’Annichilatore.
E se ciò non fosse bastato, a disturbare la vita degli egizi vi era tutta una serie di demoni di secondo grado, i quali costituivano la “corte” di divinità superiori come Sekhmet, Dea della Distruzione e della Malattia. Questi avevano la capacità di entrare nel corpo dell’uomo ed apportarvi tormenti e malattie.
Possessione demoniaca la chiamavano i Cristiani, (e qualcuno, poco pratico di medicina, la chiama ancora oggi); per liberare il malcapitato usavano ed usano, come unico rimedio, l’esorcismo: un rituale praticato anche in passato da altre culture
Ma che cos’è, ancor oggi, il Diavolo o il Demonio per i cristiani?
E’ l’Angelo che si è ribellato al Signore ed ha tentato Eva, la prima donna, che con il suo comportamento ha condotto alla rovina l’umanità appena creata.
(… la donna! Sempre origine e causa di ogni calamità!…)
Per punizione Dio scacciò dal Paradiso Terrestre sia Eva che Adamo.
Il Diavolo… che da Angelo aveva un bel nome, Lucifero, fu anch’egli buttato fuori dall’Eden, ma continuò e continuerà a far guerra all’uomo spinto da nessun’altra ragione che la propria natura malvagia.
L’Apocalisse (scritta duemila anni fa) ci dice che passati mille anni (e cioè mille anni fa) il Diavolo sarebbe stato liberato dall’abisso in cui era stato scaraventato dopo la tentazione ad Eva e rimesso in libertà assieme alla sua “corte” di Demoni, ossia quegli Angeli che lo avevano sostenuto della ribellione. Aggiunge anche che alla sua sconfitta definitiva, seguirà il Giudizio Finale.
Satana, che in ebraico vuol dire “nemico”, in realtà, rimase sconosciuto agli Ebrei fino al periodo dell’esilio babilonese.
Cielo e terra, dicevano i Babilonesi e prima ancora i Sumeri, erano popolati di demoni che definivano: principio attentatore della vita e responsabili di tutti i mali che affliggono l’uomo.
All’origine, asserivano, erano soltanto spiriti di defunti ed abitavano nelle tombe e nei luoghi isolati e deserti.
Avevano nomi assai appropriati: Distruzione, Destino di Morte, Spirito Rapace, Spirito Maligno ed altro ancora, tutti d’aspetto spaventevole.
Non meno spaventevoli, erano anche gli Spiriti malvagi dei Romani e non meno appropriati i loro nomi: Libitina (Morte), Larvae (Demoni) Lèmures (fantasmi).
Ancora più spaventevoli, forse, erano quelli che popolavano l’Inferno etrusco: mostri alati a tre teste, creature ibridi con quattro e più zampe. Tutti provvisti di lunghe zanne, corna notevoli, zampe di capro e tutti armati di forconi e bastoni: esseri infernali di second’ordine e per quesro assai gelosi della posizione dell’uomo nella gerarchia delle “creature”.
Geloso dell’uomo è, infatti, l’Iblis (diavolo) o Saytan Satana), capo degli Angeli della Bibbia, che si rifiutò di inchinarsi davanti ad Adamo e che per ripicca ne sedusse la compagna (come abbiamo già detto).
Il sesso del Diavolo? Maschile e anche femminile!
La diavolessa più famosa era certamente Lilit, il cui passatempo preferito era adescare l’uomo: nemmeno Adamo sfuggì alle sue pericolose lusinghe amorose.
Meno note, ma non meno letali erano l’alata Vanth, demonessa etrusca dell’Agonia e le Strangolatrici, Forze Maligne della Notte dei Fenici. (di queste creature così particolari parleremo ancora e più approfonditamente nella pagina: FATE e STREGHE)
Più noti i nomi di Demoni di sesso maschile (per meriti letterari e cinematografici): Belfagor, Belzebù, ecc… non sempre dall’aspetto spaventoso e talvolta perfino avvenente.(anche di queste creture parleremo più approfonditamente nelle pagine: MAGHI e STREGONI)
Non così può dirsi per Charun, il Demone della Morte, nella cultura degli Etruschi. E’ quello che, d’altronde, si avvicina di più al Caronte di Virgilio.
Charun è d’aspetto animalesco: occhi di brace, piedi ungulati, zanne digrignanti.
Una domanda è d’uopo. L’uomo ha qualche possibilità di sfuggire alle mire di così tanti diavoli e diavolesse?
Direi proprio di sì!
O, più precisamente, lo pensa chi afferma di credere nella loro esistenza!
L’uomo dispone, dicono costoro, di uno strumento potentissimo con cui riuscire a dominare le forze infernali: Magia e Stregoneria.
Magia e Stregoneria, ancelle della Superstizione e della Religione, che da sempre hanno permeato la vita dell’uomo.
Amuleti ed incantesimi, dicono, se opportunamente adoprati, possono perfino volgere a proprio favore le forze malefiche, ma il successo è subordinato all’abilità di Maghi e Stregoni, Ministri del Culto di Satana che… ma questo è un altro discorso, di cui ci occuperemo ancora.
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