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.........PER AMORE.......... ultimo atto dovuto

di Lorenzo Gobello
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Pubblicato il 26/08/2010 16:15:30

........ PER AMORE .......... ultimo atto dovuto (prefazione)

Iniziato a pubblicare da Lorenzo Gobello nel 2006

Ognuno di noi, per tutta la vita, cerca di interpretare l'amore.
Amore per i famigliari, per gli amici, per lo studio, per lo sport, per il divino, per il patner, per il lavoro, per l'arte, per l'umanità in genere, per la natura, per i soldi, per la libertà ..........per noi stessi.
Ognuno di noi si condiziona e condiziona gli altri in nome dell'amore.
I poeti da sempre hanno sublimato questo sentimento che più di ogni altro accomuna i mortali.
I religiosi nè danno una motivazione sacra.
Gli scenziati nè danno una spiegazione di energia.
Il popolo lo confonde spesso e volentieri con il sesso.
( foto 1 )
VENIAMO TUTTI DALLO STESSO MARE
Io, in base ai miei trascorsi, mi sono convinto che l'amore sia quella energia vitale per cui ogni essere vivente e non, riesce ad infondere la propria positività agli altri od all'ambiente che lo circonda.
Secodo me, amare, non significa necessariamente soddisfare le esigenze altrui, ma aiutare gli altri ad individuare il loro percorso, anche se questo è contrario alle nostre "comodità".
" E' il sapersi posizionare in seconda fila rispetto agli altri, disponibili all'aiuto, fino all'estremo sacrificio."
Essendo genitore, mi sono domandato più volte, quale potesse essere il meglio di me, da poter lasciare ai miei figli, e seguendo questo percorso, l'ho naturalmente e necessariamente ampliato a tutti gli altri esseri viventi.
Questo è avvenuto, non per manie megalomane, ma per aver condiviso con la mia coscenza la certezza che tutto sarebbe inutile, se non contribuissi, seppur in minima parte, al miglioramento dei rapporti sociali della futura generazione.
Detto questo, ho individuato come, ALMENO, ultimo atto dovuto, per amore, quello per cui si dovrebbe avere il coraggio di far conoscere agli altri il percorso della propria vita, con particolare chiarezza e sincerità dei nostri rapporti con la società, le istituzioni, le parentele e le nostre debolezze.
Diciamo una confessione, ma questa volta utile agli altri, senza più l'egoismo della confessione finale per ottenere, forse, serenità eterna, con poco sacrificio.
Io voglio donare ai miei figli le esperienze positive che ho vissuto ed ancor di più quelle negative, per far sì che nè facciano tesoro conoscitivo e che mi possano ricordare non per quello che hanno potuto avere, vedere o sentire, da me e dagli altri, ma come un qualsiasi essere umano che gli ha dato tutto l'amore che poteva, durante una vita passata tra eventi condotti bene e male, con tutti gli errori che ogni essere umano compie alla ricerca della sua strada, pronto a spogliarsi, per loro, di ogni sua maschera.
Nella speranza che mi possano continuare ad incontrare negli occhi degli altri, quali TUTTI nostri simili.

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