Nel gesto vive e si racconta l'anima
nell'amaro disgusto
si contorce la bocca e piega al digiuno
Dimmi tu conosci Dio o fai del cielo le tue stanze
misera è la preghiera che sposa il vento
disturba il silenzio di chi muore e tace
Esplode l'alba e piove luce
accecami
che mai più non veda l'anima
nel doppio volto della morte
Un respiro giunge e non riposa
lava le mani ancora il sangue
nella cisterna di Dio
i peccati la veste bianca
il corpo un sepolcro un sudario
Nel buio che annoda il pentimento
pendola Giuda voltato di spalle
non mostra il dolore
al soldo tende la mano
mentre la terra apre alle sue ombre
il pane quotidiano
Dimenticami tu che mi conosci
lascia cadere la croce che mi sorregge
ha forse un anima chi non ha nome
il re offre ricompense terre e cieli
ma io cerco solo un nome
una verità per riposare
Nei miei occhi i miei occhi
il mare la solitudine
e questa luce che oscilla sopra il candelabro
è il soffio di vita
che scrive nelle ombre un nome
forse il mio
Nel silenzio che tace
ha cosa serve un nome
chi è che per primo chiama
se non c'è anima che ascolti
il buio copre e mostra il nulla
che ingoia dopo di noi
anche le mute stelle.