Triste serata, e cupa, è questa mia
come questo tempaccio che m'opprime
avrei voluto stare in compagnia
invece sto a sfogarmi con due rime.
E dove appunto queste mie parole?
Le appunto proprio dietro al cimitero,
chi m'è vicino più non vede il sole
ed io son spento dentro come un cero.
Forse chi legge non lo so se intende
neppure lei ne capirà mai il senso
ma questo cuor che sempre amore svende
continua a non capir, questo lo penso.
Vivi sereno come lei t'ha detto,
pensa ai tuoi guai, non ti curare d'altro,
ma tu resti un testardo maledetto
stai per morire e mai diventi scaltro.
Salvatore Armando Santoro
(Follonica 13.12.2022 – 20:04)
- Nella mia foto: Giardini a Follonica
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